Un passo significativo è stato compiuto all’Assemblea di Ambito Territoriale Ottimale di Macerata, dove più del 70% dei comuni presenti si è espresso favorevolmente riguardo alla gestione pubblica in house del servizio idrico. Questo accordo, che segna un’importante svolta, punta a garantire una gestione più diretta e responsabile delle risorse idriche per i cittadini. Il sindaco di Recanati, Emanuele Pepa, ha condiviso il suo entusiasmo per questa decisione, sottolineando il valore della collaborazione tra i diversi enti e amministrazioni comunali coinvolti.
Il sostegno dei comuni e l’importanza del progetto
Nel dettaglio, il sindaco Emanuele Pepa ha evidenziato come questo risultato non sia frutto del lavoro solitario di un singolo ente, ma di un grande sforzo collettivo. La sua affermazione riguardo alla soddisfazione per l’accordo riflette l’importanza di un programma di gestione in house, che permetterà ai comuni di avere un maggiore controllo sulla qualità del servizio idrico. I comuni che hanno partecipato all’assemblea, rappresentanti del 70%, hanno mostrato una forte determinazione nel sostenere il progetto, ritenendolo fondamentale per il benessere delle comunità locali.
Pepa non ha mancato di ringraziare i comuni soci e i tecnici, ma ha riservato un particolare riconoscimento al presidente Francesco Acquaroli. Quest’ultimo ha avuto un ruolo cruciale nella promozione del progetto, credendo fin dall’inizio nella sua fattibilità. La sua leadership è stata insieme una motivazione e un catalizzatore per far avanzare l’iniziativa, portando a questo epocale passo verso la gestione pubblica dell’acqua.
La collaborazione tra enti e il futuro della gestione idrica
Il progetto di gestione in house rappresenta una risposta concreta a bisogni crescenti di efficienza e qualità nel servizio idrico integrato. Attualmente, la società Centro Marche Acque gestisce i servizi idrici in diverse province, tra cui Macerata e Ancona. Con la decisione presa in Assemblea Aato3, si punterà a un percorso che coinvolge anche le sette aziende già partner nel progetto. La convergenza di volontà da parte dei comuni soci è infatti un segno di unità e apertura verso un futuro condiviso.
Nei prossimi passi, il sindaco Pepa ha indicato che ci sarà bisogno di allineare la concessione a CMA entro il 31 dicembre 2025, per garantire una proroga fino al 31 dicembre 2027. Questo processo richiederà la preparazione di un cronoprogramma dettagliato che verrà presentato nell’assemblea prevista per il 21 marzo. La fase di raccolta documentazione si preannuncia cruciale per il buon esito dell’accordo.
Verso un nuovo percorso: l’impegno per la comunità
L’accordo raggiunto verrà seguito da una serie di passi che costituiscono la base per un’efficace gestione delle risorse idriche. Emanuele Pepa ha dichiarato che, ora più che mai, è necessario pedalare insieme verso un nuovo cammino. La collaborazione tra i diversi attori, che nel passato ha portato a risultati tangibili, sarà fondamentale per affrontare le sfide del futuro. La responsabilità condivisa si tradurrà in vantaggi reali per la comunità locale, contribuendo alla creazione di un servizio pubblico che risponda alle esigenze dei cittadini e che possa essere vantaggioso per i comuni coinvolti.
L’accordo rappresenta quindi non solo una decisione tecnica, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti da parte delle amministrazioni locali, pronte a lavorare insieme per un obiettivo comune, il benessere dei cittadini e la gestione sostenibile delle risorse idriche.