Accordo tra Ministero della Cultura e Regione Veneto per valorizzare reperti audiovisivi di Giovanni Paolo I e Pio X

Accordo tra Ministero della Cultura e Regione Veneto per valorizzare reperti audiovisivi di Giovanni Paolo I e Pio X

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Accordo tra Ministero della Cultura e Regione Veneto per valorizzare reperti audiovisivi di Giovanni Paolo I e Pio X - Gaeta.it

Un nuovo accordo siglato a Venezia dal Ministero della Cultura, dalla Regione Veneto e dalla Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo si propone di promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei reperti audiovisivi relativi ai papati di Giovanni Paolo I e Pio X. Il progetto punta a recuperare e digitalizzare materiali storici provenienti da archivi e cineteche in Italia e all’estero, offrendo così una risorsa importante per studiosi e appassionati di storia e cultura.

Valorizzazione del patrimonio audiovisivo

Mappatura delle fonti

Il progetto, presentato oggi a Palazzo Barbi, prevede una rigorosa mappatura delle fonti audiovisive relative ai due pontefici. Questa attività si articola su due filoni: da un lato, l’individuazione e catalogazione di filmati e documentari su Giovanni Paolo I e Pio X; dall’altro, la raccolta di scritti, discorsi e materiali inerenti il loro operato e il legame con i media nel periodo del loro pontificato. Questa mappatura si estende non solo all’Italia, ma coinvolge anche archivi internazionali, rendendo il progetto ambizioso e di ampio respiro.

Digitalizzazione e disponibilità

Una volta raccolti, questi materiali saranno digitalizzati attraverso una rete di collaborazioni con enti accademici, tra cui l’Università Telematica Internazionale Uninettuno. L’accesso ai contenuti digitalizzati sarà garantito attraverso la Digital Library MAC, un importante passo verso la preservazione e la divulgazione del patrimonio audiovisivo. L’iniziativa rientra in un progetto più ampio desiderato da Papa Francesco, che sottolinea l’importanza della memoria storica e della trasmissione della cultura.

Promozione della conoscenza tra le nuove generazioni

Obiettivi del progetto

L’iniziativa ha come obiettivo primario quello di accrescere la conoscenza attorno alle figure di Giovanni Paolo I e Pio X, con un focus particolare sulle nuove generazioni. Per raggiungere questo traguardo, l’accordo prevede diversi strumenti e strategie. Si punterà alla creazione di materiale divulgativo, compresi documenti e filmati, ma si prevedono anche attività promozionali in collaborazione con enti e istituzioni scolastiche. Questo approccio mira a favorire la fruizione e la comprensione dei contenuti storici da parte di un pubblico giovane.

Utilizzo di tecnologie moderne

Per garantire un restauro e una preservazione adeguati dei reperti audiovisivi, il progetto prevede l’uso delle più avanzate tecnologie disponibili. La competenza nella ricerca e nel trattamento di questi materiali sarà fondamentale, sia per garantire la loro qualità che per facilitare un’adeguata diffusione. I materiali prodotti verranno quindi distribuiti a un ampio pubblico, contribuendo a una maggiore diffusione della conoscenza e a una rivalutazione del patrimonio culturale legato ai due Pontefici.

L’eredità di Pio X e Giovanni Paolo I

La figura di Pio X

Nel corso della conferenza stampa che ha seguito la firma dell’accordo, monsignor Dario Edoardo Viganò, presidente della Fondazione MAC, ha evidenziato il “paradosso” di Pio X, definito il “Papa invisibile” a causa del divieto di riprese della sua immagine durante il suo mandato. Sebbene vi siano alcune riprese storiche, la gran parte del materiale documentario su di lui è emersa solo dopo la sua canonizzazione avvenuta nel 1954. Questo rende il recupero di reperti audiovisivi ancor più significativo, poiché rappresentano una parte fondamentale della memoria storica cattolica.

Giovanni Paolo I e l’importanza del suo brevissimo pontificato

Anche per Giovanni Paolo I, la difficoltà di reperire fonti audiovisive è evidente, data la brevità del suo pontificato. Tuttavia, le ricerche si concentrano sulla sua attività pastorale precedente come vescovo. Viganò ha sottolineato come questo progetto possa integrare le ricerche già condotte dalla Fondazione Giovanni Paolo I, diretta dal cardinale Pietro Parolin. Inoltre, vi è l’intenzione di includere una componente relativa a Giovanni XXIII, notoriamente legato a Venezia, per fornire un contesto più ampio all’eredità di questi pontefici.

Il ruolo della Regione Veneto nel progetto

Impegno della Regione

L’importanza di questo progetto non passa inosservata per la Regione Veneto, che ha espresso il suo forte sostegno. Il presidente Luca Zaia ha sottolineato il legame profondo tra la storia del Cattolicesimo in Veneto e l’identità culturale della regione. La partecipazione attiva della Regione non è solo una questione di orgoglio, ma rappresenta anche un riconoscimento del valore della memoria storica come strumento di consapevolezza culturale.

Valorizzare la storia locale

Zaia ha ribadito l’importanza di proteggere la memoria diretta attraverso l’accesso e la fruibilità dei materiali storici, sottolineando che una comprensione più profonda della storia cattolica del Veneto può arricchire l’identità collettiva. “Gli eventi storici legati a Giovanni Paolo I e Pio X non sono solo episodi di fede, ma anche tappe fondamentali della storia sociale e culturale della regione, meritevoli di essere conosciuti e valorizzati.”

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