Accuse di tortura e innocenza: la difesa di Andrea Pellegrini, poliziotto sotto accusa

Accuse di tortura e innocenza: la difesa di Andrea Pellegrini, poliziotto sotto accusa

Andrea Pellegrini, poliziotto accusato di tortura dopo la caduta di Hasib Omerovic, affronta un’udienza preliminare il 25 ottobre, mentre le accuse devastano la sua vita personale e professionale.
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Accuse di tortura e innocenza: la difesa di Andrea Pellegrini, poliziotto sotto accusa - Gaeta.it

Andrea Pellegrini, poliziotto romano, racconta di un incubo che dura da oltre due anni, segnato da accuse di tortura nei confronti di Hasib Omerovic. L’episodio, avvenuto il 25 luglio 2022, ha stravolto la vita di Pellegrini e della sua famiglia. Il prossimo 25 ottobre, il poliziotto dovrà affrontare il giudizio in udienza preliminare, insieme ad alcuni colleghi.

La ricostruzione degli eventi

Il giorno dell’incidente, Pellegrini era in servizio al distretto XIV Primavalle. La sua missione consisteva nell’identificare un uomo di origine nomade, noto per molestare i residenti del quartiere. La situazione ha spinto il poliziotto e il suo collega, Fabrizio Ferrari, a rintracciare l’abitazione di Omerovic. Arrivati sul posto, Pellegrini ha subito preso in mano la situazione, scattando diverse foto per documentare le operazioni.

Ricorda che all’interno dell’appartamento si trovava anche la sorella di Omerovic e che avevano deciso di far sì che una collega rimanesse accanto a lei durante le verifiche di identificazione. Pellegrini ha riferito di avere svolto un giro nell’abitazione, scattando foto di Omerovic che si trovava in un apparente stato di calma, senza segni di violenza.

Le immagini scattate da Pellegrini, consegnate all’Adnkronos, mostrano Omerovic vestito con pantaloni e senza segni evidenti di ferite, contrariamente a quanto riportato successivamente da alcuni media. Sono state scattate foto che ritraggono il 41enne a torso nudo con una sigaretta in mano, descrivendo la situazione all’interno dell’appartamento come tranquilla. Pellegrini ha sottolineato che la sua intenzione era quella di identificare Omerovic senza alcuna forma di violenza.

La caduta e le conseguenze

Dopo circa nove minuti di presenza nell’appartamento, la situazione è precipitata. Improvvisamente, Omerovic si è gettato dalla finestra, precipitato da un’altezza di nove metri. Pellegrini ha descritto il momento, indicando come sia stato impossibile per lui intervenire prima della caduta. Ha documentato l’accaduto attraverso ulteriori scatti fotografici, immortalando Omerovic a terra in un chiaro stato di emergenza.

La questione si complica ulteriormente con le testimonianze raccolte nei giorni successivi. Pellegrini ha sostenuto che nessuno dei colleghi aveva riferito di aggressioni da parte loro e che le affermazioni circa un coltello e legature erano tutt’altro che veritiere. Questo ha portato a una certa confusione riguardo alla ricostruzione di ciò che è realmente accaduto all’interno dell’abitazione.

La battaglia legale e gli effetti personali

Oltre alla battaglia legale imminente, Pellegrini ha descritto le ripercussioni devastanti delle accuse sulla sua vita personale. Con un figlio nato pochi giorni prima dei fatti e una famiglia che sta attraversando un periodo difficile, il poliziotto ha raccontato delle sfide quotidiane che sta affrontando. Nonostante abbia servito la Polizia di Stato per oltre trent’anni senza mai ricevere accuse di violenza, ora si trova a dover lottare per la propria innocenza in aula.

Attualmente, vive con l’assegno alimentare e senza un lavoro, con il supporto morale di familiari e amici. Pellegrini ha espresso gratitudine per la comprensione mostrata dal proprietario di casa, il quale continua a offrirgli un tetto nonostante le difficoltà economiche derivanti dalla sua situazione.

Il 25 ottobre sarà una data cruciale: Pellegrini e i suoi colleghi si presenteranno davanti al giudice per cercare di dimostrare la loro innocenza e fornire una spiegazione chiara e comprensibile degli eventi accaduti quella mattina di luglio a Primavalle. Il poliziotto è deciso a non arrendersi e a difendere il proprio onore, sperando nel riconoscimento della verità.

Ultimo aggiornamento il 4 Ottobre 2024 da Marco Mintillo

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