A Massafra, nel Tarantino, si è spento Cosimo Damiano Fonseca all’età di 93 anni. Nato il 21 febbraio 1932, ha dedicato la sua vita all’accademia e alla cultura, diventando una figura di spicco nel panorama universitario italiano, soprattutto per il suo ruolo fondamentale nella nascita dell’Università degli Studi della Basilicata. Questa istituzione, aperta nei primi anni Ottanta, è stata un simbolo di rinascita e di ripresa nella regione, in un periodo segnato dalla devastazione del terremoto del 23 novembre 1980.
La carriera accademica e il contributo culturale
Fonseca non è stato solo il primo rettore dell’Università della Basilicata, ma anche un accademico di grande riguardo. Il suo importante apporto alla ricerca storica, in particolare riguardo al Medioevo, gli ha valso un posto nella prestigiosa Accademia dei Lincei. Grazie alla sua visione e alla sua dedizione, l’Università della Basilicata ha potuto affermarsi come un centro di eccellenza per la formazione e la ricerca.
Il lavoro di Fonseca nel campo degli studi storici ha avuto un impatto duraturo. Ha creato l’Istituto internazionale di studi federiciani, in collaborazione con il Consiglio nazionale delle ricerche, che si è concentrato sulla figura di Federico II di Svevia e sul suo ruolo nella storia italiana ed europea. La sua edizione critica delle ”Constitutiones Melphitanae”, commissionata dal Consiglio regionale della Basilicata, rappresenta un altro esempio della sua influenza negli studi storici.
Fonseca non si è limitato a operare a livello locale; il suo lavoro ha ricevuto riconoscimenti anche in ambito internazionale. Pubblicando per l’Enciclopedia Treccani il volume ‘La Federiciana‘, ha messo in luce aspetti inediti e rilevanti della storia medievale, contribuendo così a una maggiore comprensione di questo periodo cruciale.
Riconoscimenti e onorificenze
La carriera di Cosimo Damiano Fonseca è stata costellata di riconoscimenti e onorificenze. Il titolo di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana attesta non solo il suo valore accademico, ma anche il suo impegno civico e culturale nella società italiana. Inoltre, ha ricoperto per anni il ruolo di presidente della sezione saggistica del ‘Premio Letterario Basilicata‘, un’iniziativa importante per la promozione della letteratura e della cultura nella regione.
L’eredità lasciata da Fonseca non si limita ai suoi riconoscimenti, ma si estende anche all’impatto duraturo che ha avuto sull’istruzione e sulla cultura locale. La sua dedizione ha ispirato molti giovani studiosi e studenti, contribuendo a formare generazioni di professionisti competenti e appassionati.
La sua vita e il suo lavoro sono un chiaro esempio di come la figura di un singolo individuo possa influenzare positivamente il panorama culturale e accademico di un’intera regione. La comunità accademica e culturale piange una personalità di spicco e un forte sostenitore della ricerca e dell’istruzione in Italia.