La morte di Mimmo Colatriano, noto imprenditore e sportivo abruzzese, segna un triste capitolo nella storia di Silvi, dove ha vissuto e operato. Colatriano, noto per il suo coraggio e le sue gesta eroiche, è deceduto all’età di 74 anni dopo una lunga battaglia contro una malattia incurabile. La sua vita è stata caratterizzata da successi straordinari e momenti di sfida, che hanno lasciato un segno indelebile nella comunità.
La carriera imprenditoriale e il successo nel settore moda
Mimmo Colatriano fu il fondatore e leader della Cover, un’azienda di moda che ha guadagnato prestigio internazionale, specializzandosi nella produzione di jeans e abbigliamento di lusso. Fondata negli anni ’70, la Cover divenne rapidamente un punto di riferimento nel settore, grazie alla qualità dei prodotti e alla capacità di innovare. L’azienda, che dava lavoro a oltre 500 dipendenti a Silvi e Roseto, ha contribuito in modo significativo all’economia locale, creando opportunità di lavoro anche per molte altre persone nella provincia di Teramo.
Colatriano non si limitò a gestire la sua azienda, ma si distinse anche come un imprenditore socialmente responsabile, investendo in iniziative a favore della comunità. La sua attività non solo ha elevato il profilo di Silvi a livello nazionale e internazionale, ma ha anche testimoniato l’impegno di Colatriano nel sostenere la sua terra e i suoi concittadini. In un contesto imprenditoriale sempre più competitivo, la sua capacità di adattarsi e di innovare gli ha permesso di mantenere la Cover ai vertici del settore.
Nel 1983, la sua visibilità crebbe ulteriormente quando fu ricevuto alla Casa Bianca dal presidente Ronald Reagan. Questa occasione non solo rappresentò un riconoscimento del suo successo imprenditoriale, ma anche un evidente segnale di quanto fosse rispettato e ammirato a livello internazionale.
Il coraggio di fronte all’avversità: l’incidente di Madrid
Un episodio che segnò la vita di Colatriano e che lo rese noto in tutto il mondo avvenne nel dicembre del 1983, quando si trovava a Madrid per affari. Durante il decollo, il Boeing 727 su cui viaggiava si scontrò con un DC-9, causando un accidente aereo tragico. Nonostante le ferite subìte, tra cui la rottura di tre costole, Colatriano dimostrò un coraggio straordinario. Mentre il caos si diffondeva fra i passeggeri, riuscì a liberarsi e a aprire un portellone laterale, permettendo a più di quaranta persone di mettersi in salvo. L’atto eroico gli valse il titolo di “eroe di Madrid”, un riconoscimento che rifletteva il valore e la determinazione mostrati in un momento di crisi.
Questo evento rimase impresso nella memoria collettiva non solo per la sua gravità, ma anche per il gesto di altruismo di Colatriano, che non esitò a mettere in pericolo la propria vita per salvare gli altri. Il coraggio che dimostrò quel giorno è un esempio luminoso di eroismo e umanità.
La battaglia contro una malattia e l’affetto della comunità
Nonostante i suoi successi e il forte impatto che ha avuto sulla sua comunità, la vita di Mimmo Colatriano non è stata priva di sfide. Nel dicembre del 2013, un gravissimo incidente stradale avvenuto nei pressi di Modena lo portò a vivere un’ulteriore battaglia. Dopo essersi scontrato con un altro veicolo, fu sbalzato fuori dall’abitacolo e riportò fratture multiple e un trauma cranico serio. Le prospettive mediche iniziali furono sinistre, ma Colatriano dimostrò ancora una volta la sua incredibile forza, riuscendo a riprendersi dopo mesi complessi di recupero in rianimazione.
Questo secondo miracolo nella sua vita colpì profondamente la comunità di Silvi, la quale si unì in preghiera, guidata dal parroco padre Silvio Di Giancroce, che organizzò una veglia per invocare il suo recupero. La solidarietà dei cittadini nei confronti di Colatriano sottolineò il legame profondo che aveva creato con la sua terra natale, non solo come imprenditore, ma anche come uomo che si era sempre strenuamente battuto per il bene degli altri.
L’addio di un cittadino illustre
La notizia della morte di Mimmo Colatriano ha avuto un impatto profondo su Silvi e sulla comunità abruzzese. Il sindaco Andrea Scordella ha espresso il dolore della cittadinanza, definendolo un “cittadino illustre, generoso e cordiale”, il quale ha dato lustro alla città con le sue iniziative e gesta eroiche. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita non solo per la famiglia e gli amici più stretti, ma per tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di conoscerlo e apprezzare i suoi sforzi volti al miglioramento della comunità.
La memoria di Colatriano vivrà nel cuore di quanti l’hanno conosciuto e nei valori di determinazione e altruismo che ha rappresentato. La sua vita è stata una testimonianza di come l’eroismo possa manifestarsi in vari modi, dalla salvaguardia della vita delle persone a quella della prosperità economica di una comunità.