Roberto “Bobby” Hausbrandt, noto per essere il nipote del fondatore dell’industria del caffè Hausbrandt, è deceduto all’età di 85 anni, segnando la fine di un’epoca per la famosa azienda. Il quotidiano triestino Il Piccolo ha comunicato la notizia, dedicando ampio spazio alla vicenda della famiglia Hausbrandt.
La Storia di una Passione per il Caffè
La storia della famiglia Hausbrandt inizia con il nonno di Bobby, Hermann, che nel 1892 fondò la ditta “H. Hausbrandt” a Trieste. Partendo come piccola torrefazione, presto l’azienda si trasformò in un marchio rinomato a livello internazionale per la produzione e la distribuzione di caffè, contribuendo significativamente alla reputazione della città.
L’Eredità e la Creazione di Caffè Adler
Dopo la seconda guerra mondiale, Bobby Hausbrandt ereditò l’azienda di famiglia, ma a causa di contrasti interni, decise di abbandonare l’attività nel 1977. Successivamente, l’azienda fu ceduta a Martino Zanetti, un importante imprenditore nel settore del caffè. Nonostante ciò, Bobby mantenne viva la sua passione per il caffè e nel 1981 fondò un nuovo marchio, il Caffè Adler, insieme a Gino Rizzoli, un ex collaboratore di Hausbrandt.
Un Uomo Poliedrico e Appassionato
Oltre al mondo del caffè, Bobby era noto per i suoi molteplici interessi. Erede di una tradizione familiare radicata nel territorio, è stato descritto dalla moglie, Varsenia Anmahian, come un uomo dalle molte passioni, che spaziavano dall’essere ufficiale degli alpini alle passeggiate sul Carso, dalla vela all’ippica. La sua presenza guida all’interno di Caffè Adler è durata fino al 2000.
L’Addio a una Icona del Caffè
I funerali di Roberto “Bobby” Hausbrandt si terranno sabato 20 luglio alle 9:30 presso la Chiesa luterana evangelica di largo Panfili a Trieste, segnando la conclusione di un capitolo importante nella storia del caffè triestino.