Addio a Sandro Osnaghi: l'ingegnere che ha plasmato il futuro dell'informatica italiana

Addio a Sandro Osnaghi: l’ingegnere che ha plasmato il futuro dell’informatica italiana

Scomparso l’8 febbraio 2025, Sandro Osnaghi, ingegnere di spicco e pioniere degli standard aperti in Italia, ha lasciato un’impronta duratura nell’informatica e nella digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
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Addio a Sandro Osnaghi: l'ingegnere che ha plasmato il futuro dell'informatica italiana - Gaeta.it

L’8 febbraio 2025, il mondo dell’informatica italiana ha subito una grande perdita con la scomparsa di Sandro Osnaghi, avvenuta a Milano all’età di 84 anni. Questo illustre ingegnere ha rappresentato una figura di spicco nel panorama tecnologico del Paese, contribuendo in maniera decisiva all’evoluzione di sistemi e pratiche informatiche. La sua dedizione all’innovazione e alla creazione di standard aperti hanno lasciato un’impronta duratura nella cultura digitale italiana.

Gli inizi e l’ascesa in Olivetti

Nato nel 1941, Osnaghi ha iniziato il suo percorso professionale nel 1974, entrando a far parte di Olivetti. In quel periodo, l’azienda non era solo un leader nel settore, ma fungeva anche da fucina di idee innovative. Qui, Sandro ha assunto il ruolo di Director of Software Development nella Divisione Computer Products, dove ha guidato lo sviluppo di software e sistemi operativi per i computer. Questa posizione gli ha dato l’opportunità di lavorare a stretto contatto con i migliori talenti del settore, e di spostarsi nel cuore della Silicon Valley, a Cupertino, come responsabile dell’Operating System Department dell’Advanced Technology Centre di Olivetti. Quest’esperienza negli Stati Uniti ha aperto gli occhi di Osnaghi sul futuro e sull’importanza di un approccio orientato agli standard aperti, un principio che avrebbe influenzato tutta la sua carriera.

Pionere degli standard aperti e del networking

Nel 1985, Osnaghi ha co-fondato X/Open, un consorzio internazionale dedicato a promuovere l’interoperabilità tra sistemi informatici diversi. Questo progetto è nato dalla sua consapevolezza che la tecnologia dovesse superare le barriere aziendali e diventare accessibile a tutti. La dedica a questo principio ha segnato non solo il suo approccio alla tecnologia, ma ha anche avuto effetti significativi nel modo in cui si sviluppavano soluzioni software negli anni successivi.

Uno degli episodi più significativi della sua carriera è stato l’incontro, o meglio, il mancato accordo con Bill Gates alla fine degli anni ’70. Gates, con il suo sistema operativo MS-DOS, cercava una collaborazione con Olivetti. Tuttavia, l’azienda decise di non aderire all’offerta, non prevedendo il suo futuro impatto. Sebbene questo momento possa sembrare un’occasione persa, Osnaghi non si è mai lasciato influenzare dal passato e ha continuato a lavorare per una tecnologia inclusiva e collaborativa.

Innovazione nella pubblica amministrazione

Negli anni successivi, il focus di Osnaghi si è spostato sulla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Nel 2005, ha rivestito un ruolo cruciale nello sviluppo del Sistema Pubblico di Connettività , un progetto mirato a modernizzare l’infrastruttura tecnologica per le amministrazioni italiane. Questa iniziativa puntava a incrementare l’efficienza dei servizi pubblici, ma anche a rendere l’interazione tra Stato e cittadini più fluida e accessibile.

Tuttavia, la sua visione non si è fermata qui. Nel 2014, ha espresso critiche al SPC, sostenendo che fosse ormai superato e inefficace nel contesto delle tecnologie emergenti. Questo richiamo alla contemporaneità e alla necessità di rinnovamento risuonano ancora oggi, riflettendo le sfide che la digitalizzazione affronta in Italia.

Lasciare un’eredità duratura

Sandro Osnaghi era una figura riservata, che ha preferito mai stare sotto i riflettori, ma il suo impatto è evidente per chi ha avuto la fortuna di oltrepassare la soglia del suo laboratorio. Non si è mai lasciato attrarre da manifestazioni pubbliche; al contrario, ha sempre trovato il suo posto dietro le quinte, contribuendo a far progredire l’industria informatica in modi significativi e tangibili.

Rimanendo fedele ai suoi principi di accesso alla tecnologia e alla comunicazione aperta, Osnaghi ha contribuito a formare il dibattito attorno a un’informatica interconnessa e condivisa. La sua visione ha gettato le basi per una cultura digitale in Italia che continua a influenzare le menti e i progetti contemporanei.

Oggi, mentre il settore informatico italiano onora la memoria di Sandro Osnaghi, il suo lavoro rimane vivo per tutti coloro che sono ispirati dai valori dell’innovazione e dell’apertura. Una figura che, sebbene non fosse sempre visibile, ha fornito un notevole contributo alla storia della tecnologia e del progresso in Italia.

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