L’ente che gestisce i porti del mar Tirreno centro settentrionale ha chiuso il bilancio generale 2024 con un risultato economico positivo, con un utile netto vicino ai 10 milioni di euro e un avanzo di amministrazione superiore a 19 milioni. Il contesto difficile degli ultimi quattro anni, tra pandemia, crisi energetiche e tensioni commerciali internazionali, ha imposto un lavoro complesso e una gestione attenta delle risorse. Il commissario straordinario, pino musolino, ha spiegato come il sistema portuale abbia superato molte sfide, portando avanti progetti importanti, investimenti e senza tagliare i servizi essenziali.
Le sfide iniziali e il contesto del quadriennio 2020-2024
Il quadriennio iniziato nel 2020 è stato segnato da difficoltà che non riguardavano solo l’adsp mar Tirreno centro settentrionale ma molti comparti economici e pubblici italiani. Appena dopo l’insediamento del commissario straordinario pino musolino, il bilancio di previsione della precedente amministrazione era stato bocciato e il sistema portuale si trovava bloccato nel pieno della pandemia. Le crociere si erano praticamente azzerate e non c’erano tempi certi per la loro ripresa. Inoltre l’ente pubblico non economico come l’adsp, rispetto agli enti locali, non disponeva di una procedura codificata per gestire situazioni di dissesto finanziario, complicando ulteriormente la gestione. Nel frattempo si doveva definire tutta la progettazione del piano nazionale di ripresa e resilienza in meno di un anno.
Il periodo ha visto il manifestarsi di eventi imprevisti, dalla crisi pandemica fino alle tensioni internazionali, passando per una guerra commerciale che ha pesato sul traffico merci. In questo scenario è stato necessario implementare strategie mirate per mantenere operativa l’attività portuale e salvaguardare il funzionamento dell’ente.
La seduta del comitato di gestione e l’approvazione del rendiconto 2024
Il 25 marzo 2025 si è svolta a roma la seduta del comitato di gestione dell’adsp mar Tirreno centro settentrionale. Alla riunione erano presenti il commissario straordinario pino musolino, il segretario generale f.f. maurizio marini, i comandanti delle capitanerie di porto di civitavecchia, fiumicino e gaeta, oltre ai rappresentanti della città metropolitana di roma capitale e del comune di civitavecchia.
Il comitato ha approvato il rendiconto generale per l’anno 2024 con il voto favorevole di musolino e di sergio cozzi, delegato della città metropolitana di roma capitale. Emiliano scotti, delegato del comune di civitavecchia, si è astenuto. Il documento contabile evidenzia un utile netto di circa 10 milioni di euro e un avanzo di amministrazione che sfiora i 20 milioni. Questi risultati dimostrano una solidità economica rispetto agli anni difficili già vissuti e segnano un punto fermo per la gestione futura.
Gli investimenti e le scelte strategiche nel quadriennio
Durante i quattro anni di gestione, l’adsp mar Tirreno centro settentrionale ha portato avanti oltre 360 milioni di euro di investimenti sul territorio portuale. Uno dei progetti rilevanti è stato il rilancio dell’area ex privilege, un segmento portuale strategico al centro di un processo di recupero amministrativo e infrastrutturale. Oltre a questo, si è lavorato sulla questione gtc, cioè la governance e i contratti relativi alla gestione del terminal container.
Il commissario musolino ha sottolineato come si sia riusciti a contenere la spesa per il personale, tema caro alla Corte dei Conti, senza dover ridurre i servizi ai cittadini e alle imprese. Questo equilibrio si è tradotto anche nell’espansione del traffico portuale, che non si limita al ritorno delle crociere ma si estende pure al traffico merci, sebbene il dato legato al carbone abbia subito un calo significativo. Il ribasso nel trasporto di carbone è dovuto a scelte governative legate al futuro della produzione elettrica con il polo di torrevaldaliga nord.
Criticità internazionali e impatto sulle attività portuali
Nel corso del quadriennio, tra i problemi affrontati c’è stata anche la guerra commerciale che ha introdotto dazi che hanno inciso sulle operazioni di import-export. Questi temi si sono sommati alle conseguenze dell’emergenza sanitaria e a un quadro geopolitico complesso con conflitti militari regionali ed energetici.
L’effetto di queste vicende sul traffico merci sarà valutabile nei prossimi mesi, quando si avranno dati più completi sul movimento nei porti e sulle ripercussioni sulle esportazioni e importazioni. Nonostante le difficoltà riferite alla pandemia, alla crisi energetica e ai dazi, la struttura portuale guarda a un bilancio amministrativo più stabile rispetto a quattro anni fa, risultato reso possibile dallo sforzo congiunto dei dipendenti e delle imprese coinvolte.
La gestione dell’adsp e i protagonisti della seduta
La seduta del comitato di gestione dell’adsp mar Tirreno centro settentrionale ha confermato la presenza delle figure chiave che stanno governando il sistema portuale. Tra loro spiccano il commissario straordinario pino musolino, il segretario generale f.f. maurizio marini e i comandanti delle capitanerie di porto a civitavecchia, fiumicino e gaeta.
Sono intervenuti anche i rappresentanti istituzionali della città metropolitana di roma capitale, con sergio cozzi, e del comune di civitavecchia, con emiliano scotti. Questa presenza sottolinea l’importanza degli enti locali nell’attività dell’adsp e il coordinamento tra istituzioni e operatori per sostenere lo sviluppo del sistema portuale malgrado le difficoltà.
Lo stato di salute del bilancio e la capacità di reagire ai cambiamenti esterni si spiegano anche con questa rete di collaborazione tra amministratori, operatori e istituzioni marittime sul territorio.