Affidamento del complesso Marchiafava alla Caritas: un passo importante per la solidarietà romana

Il complesso Marchiafava, affidato alla Caritas Roma, potenzierà i servizi per persone con HIV e anziani affetti da Alzheimer, promuovendo solidarietà e inclusione sociale nella capitale.
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Affidamento del complesso Marchiafava alla Caritas: un passo importante per la solidarietà romana - Gaeta.it

Il complesso Marchiafava, situato nel cuore del Parco di Villa Glori nel Municipio II, è stato ufficialmente concesso in affidamento diretto alla Caritas Roma, come approvato dalla recente deliberazione dell’Assemblea Capitolina. Questa iniziativa rappresenta un fondamentale passo avanti nella creazione di una rete di supporto per le persone in difficoltà, con un focus particolare sulla comunità di individui colpiti dall’HIV e sulle persone anziane affette da Alzheimer. Grazie a questo contratto, che avrà una durata di vent’anni con possibilità di rinnovo, si prevede un significativo potenziamento delle attività sociali e assistenziali nella capitale.

L’affidamento alle politiche sociali

Barbara Funari, Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute, ha ribadito l’importanza di questo affidamento sottolineando come esso rispetti quanto previsto dall’articolo 13 del Regolamento per l’utilizzo degli immobili di Roma Capitale. L’obiettivo principale è garantire continuità nel servizio di assistenza ai gruppi socialmente vulnerabili. L’impegno della Caritas non si limiterà alla gestione ordinaria dell’immobile, ma si estenderà anche alla cura delle necessità straordinarie, garantendo così che il complesso Marchiafava diventi un pilastro nella rete di assistenza della città.

L’affidamento del complesso non solo ottimizzerà le risorse a disposizione della Caritas, ma permetterà anche un investimento diretto per migliorare le strutture e i servizi offerti. Questo approccio si allinea perfettamente con le politiche di inclusione sociale e con i principi di solidarietà che la comunità romana sta cercando di promuovere.

I servizi socioassistenziali del complesso

Il complesso Marchiafava è da sempre legato a storie di solidarietà e sostegno nei confronti delle fasce più vulnerabili. I servizi che verranno erogati qui si concentreranno soprattutto su coloro che vivono con l’HIV e sulle persone anziane malate di Alzheimer, due categorie che richiedono assistenza specifica e continuativa.

La Caritas, quale ente di riferimento per la gestione di questi servizi, avrà la responsabilità di coordinare le attività socioassistenziali e di fornire un supporto adeguato a tutte le persone che si troveranno in difficoltà. Questo incarico avrà un impatto diretto sulla qualità della vita dei nostri concittadini più vulnerabili, permetteranno un percorso di recupero e riabilitazione necessario per il benessere psicofisico delle persone assistite.

In un contesto urbano caratterizzato da sfide crescenti in materia sociale, poter contare su un sistema di aiuti consolidato è cruciale. L’attenzione verso la salute mentale e le necessità immediate di queste persone, insieme alla formazione del personale specializzato, porteranno a un miglioramento della cura e del supporto.

Il significato della memoria e dell’impegno

Il padiglione Marchiafava è intitolato a Don Luigi di Liegro, figura storica molto rispettata e attivamente coinvolta nella lotta contro l’AIDS. La prossima ricorrenza del 12 ottobre, che segna il 27° anniversario della sua scomparsa, rappresenta un momento di riflessione e rinnovo dell’impegno da parte dell’Amministrazione e della comunità nel sostenere i progetti destinati all’accoglienza.

Questo legame tra la storia e il presente sottolinea quanto sia fondamentale continuare il lavoro avviato da Don Luigi, rafforzando la coesione sociale e la solidarietà tra i cittadini. L’affidamento del complesso Marchiafava rappresenta quindi non solo un atto amministrativo, ma un simbolo di come l’impegno e la dedizione possano contribuire a migliorare le condizioni di vita di chi si trova in difficoltà.

Così, la Caritas Roma non solo gestirà un immobile, ma diverrà custode di valori e della memoria di chi ha dedicato la propria vita al bene della comunità.

Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina

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