L’affondamento del veliero Bayesian, avvenuto lo scorso 19 agosto al largo di Porticello, ha scosso la comunità nautica e non solo. Con sei persone disperse e un mistero avvolto intorno alle cause del tragico evento, le autorità locali e i soccorritori affrontano una corsa contro il tempo. Le indagini si concentrano su possibili errori umani e condizioni meteorologiche avverse, mentre si cerca di dare risposte ai familiari delle vittime e all’opinione pubblica.
Il drammatico affondamento del veliero
L’affondamento del veliero Bayesian è avvenuto nelle prime ore del mattino, intorno alle 7:00, in un contesto meteorologico del tutto avverso. Una tromba d’aria ha colpito la zona, ma esperti del settore sostengono che l’imbarcazione, progettata per affrontare condizioni estreme, avrebbe potuto resistere. Il comandante del veliero, Karsten Börner, è tra i testimoni chiave, avendo assistito ai momenti concitati che hanno preceduto l’incidente. Tuttavia, la testimonianza comparata con quanto dichiarato da “The Italian Sea Group” suggerisce che l’albero del veliero non si sarebbe spezzato, come inizialmente riportato.
Secondo gli ingegneri nautici, l’affondamento potrebbe essere stato provocato da un improvviso “muro d’acqua” che, sollevando la poppa dell’imbarcazione, avrebbe determinato una rapida immersione. Un’altra ipotesi riguarda le manovre di ancoraggio: alcuni parlano di un possibile errore che ha comportato l’impossibilità di mantenere l’equilibrio durante l’assalto delle onde.
L’incidente ha messo in luce non solo i rischi della navigazione in condizioni avverse, ma anche la necessità di valutare con attenzione i sistemi di sicurezza a bordo e la preparazione dell’equipaggio.
Le ricerche e il recupero dei dispersi
Le operazioni di ricerca e recupero sono state complicate dalla profondità del relitto, che si trova a circa 50 metri sotto il livello del mare. Le autorità hanno intensificato gli sforzi, coinvolgendo specialisti e sommozzatori esperti nella ricerca di corpi e prove utili per le indagini. Sono sei le persone ancora disperse, tra cui figure di spicco come Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Stanley International, e Mike Lynch, noto imprenditore britannico.
Attualmente, i soccorritori stanno lavorando senza sosta per superare le difficoltà legate alle condizioni oceaniche e alla profondità del relitto. Le famiglie delle vittime attendono notizie, mentre le autorità cercano di gestire la situazione con trasparenza. L’impegno di tutti è volto a riportare a casa le persone disperse, offrendo così un minimo di conforto ai familiari che vivono momenti drammatici.
Indagini e testimonianze sul naufragio
La Procura di Termini Imerese ha avviato un’inchiesta per chiarire le circostanze dell’affondamento del veliero. Nelle ultime ore, i sopravvissuti sono stati ascoltati per fornire informazioni utili alle indagini. I racconti dei cinque membri dell’equipaggio che si sono salvati sono stati fondamentali per ricostruire la dinamica dell’evento. Oltre a loro, sono stati interrogati anche i feriti, per capire eventuali errori o avvisi premonitori che avrebbero potuto salvare vite.
Il coinvolgimento della Guardia Costiera ha reso possibile un monitoraggio più efficace delle operazioni di soccorso e delle indagini. Gli investigatori stanno valutando ogni dettaglio ritenuto rilevante, comprese le comunicazioni radio e le condizioni meteorologiche nel momento dell’incidente. La collaborazione internazionale e il contributo di esperti del settore potrebbero rivelarsi decisivi nell’appurare le cause e le responsabilità di un evento che sta già suscitando grande interesse e preoccupazione.
Cittadini, angosciati e curiosi, seguono con attenzione gli sviluppi della situazione, mentre l’intera comunità nautica si stringe attorno alle famiglie delle persone coinvolte, in un momento di grande tristezza e attesa nella speranza di un esito positivo.
Ultimo aggiornamento il 21 Agosto 2024 da Donatella Ercolano