Un agente della polizia penitenziaria è stato ferito durante una perquisizione nel carcere di Carinola, provincia di Caserta. L’aggressore, un detenuto, ha usato un punteruolo, colpendo il poliziotto al torace. L’episodio, avvenuto recentemente, evidenzia i rischi e le difficoltà affrontate dagli operatori carcerari nella lotta contro la violenza in carcere.
La situazione di emergenza nelle carceri campane
Ciro Auricchio, segretario regionale dell’Uspp, evidenzia la gravità della situazione in Campania, definendola una “guerra quotidiana”. Gli agenti penitenziari si trovano a dover fronteggiare turni massacranti e frequenti episodi di aggressione. A Carinola e in altre strutture della regione, la carenza di personale e le condizioni precarie mettono a rischio la sicurezza di chi lavora nei penitenziari.
L’appello per un intervento legislativo
Auricchio sottolinea la necessità di un intervento normativo urgente per proteggere gli operatori di polizia penitenziaria. L’abolizione dei benefici di legge per coloro che attaccano il personale e un inasprimento delle pene rappresentano le richieste chiave del sindacato. La mancanza di 70 agenti a Carinola evidenzia la criticità della situazione e l’urgente bisogno di interventi concreti.
Solidarietà e sostegno alla vittima
Il collega ferito riceve la solidarietà e il sostegno del sindacato, che si batte per garantire la sicurezza e il benessere degli agenti di polizia penitenziaria. La violenza nei confronti degli operatori penitenziari rappresenta un grave problema che necessita di soluzioni efficaci e di un’immediata azione da parte delle istituzioni competenti.
Il clima di tensione e insicurezza all’interno dei penitenziari campani richiede un intervento tempestivo e risoluto per garantire la protezione di chi svolge un ruolo fondamentale nel sistema carcerario. Le istanze del sindacato richiamano l’attenzione sulle sfide e le criticità che affrontano quotidianamente gli agenti di polizia penitenziaria, chiamati a fronteggiare una realtà complessa e spesso pericolosa.