Aggiornamento delle direttive sui servizi per le dipendenze in Trentino: ecco le novità

Aggiornamento delle direttive sui servizi per le dipendenze in Trentino: ecco le novità

La Giunta provinciale di Trento approva un piano per potenziare i servizi per le dipendenze, introducendo moduli terapeutici personalizzati e nuove figure professionali per un supporto integrato e mirato.
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Aggiornamento delle direttive sui servizi per le dipendenze in Trentino: ecco le novità - Gaeta.it

Nella provincia di Trento, un importante aggiornamento riguardante i servizi per le dipendenze è stato recentemente approvato dalla Giunta provinciale. Questo provvedimento, proposto dall’assessore alla salute e politiche sociali Mario Tonina, mira a migliorare la gestione e il supporto offrendo un approccio più integrato e personalizzato per le persone che affrontano problemi legati alla dipendenza. Con queste nuove direttive, ci si attende un rafforzamento della rete di supporto e assistenza.

Il ruolo centrale del SerD e il coordinamento tra i servizi

Con l’aggiornamento delle direttive, viene confermato il ruolo cruciale del SerD nella valutazione degli accessi alle varie strutture di supporto. Si prevede un miglioramento del coordinamento tra le comunità terapeutiche, i servizi sociali del territorio e l’Unità operativa dipendenze. Questo approccio punta a garantire una presa in carico più integrata e continuativa per chi si trova a fronteggiare problemi di dipendenza.

Per facilitare queste dinamiche, è stato introdotto un modulo di pronta accoglienza per i nuovi utenti. L’obiettivo è quello di offrire sin da subito un supporto adeguato, individuando i percorsi terapeutici più idonei. Inoltre, la creazione di moduli terapeutici differenziati intende rispondere in maniera specifica e personalizzata alle diverse esigenze individuali e familiari, tenendo conto della complessità delle situazioni che ogni persona può vivere.

Nuove figure professionali e ampliamento dell’assistenza

Un’altra delle novità significative riguarda l’inserimento della figura dello psicologo psicoterapeuta. Questa scelta è stata dettata dall’esigenza di rispondere a fabbisogni emergenti, che ora comprendono anche problematiche psichiatriche e patologie legate alla salute fisica oltre alle dipendenze comportamentali. In particolare, l’attenzione sarà rivolta a minorenni e giovani adulti, gruppi particolarmente vulnerabili in cui il supporto psicologico e terapeutico si rivela cruciale.

Le strutture coinvolte nel piano aggiornato prevedono anche una revisione del numero dei posti letto convenzionati, che ammontano a 74 in totale. Questi posti sono distribuiti tra diverse comunità terapeutiche, tra cui la Comunità terapeutica Voce Amica di Nomi, il Centro Antidroga Comunità di Camparta a Trento, l’associazione Nuovi Orizzonti onlus di Villa Lagarina e la Comunità Casa di Giano di Santa Massenza, dove si sperimenteranno modalità innovative per la gestione dei pazienti con problemi di dipendenze comportamentali.

Sviluppo di moduli terapeutici differenziati

Il Tavolo tecnico misto, composto da rappresentanti delle comunità terapeutiche e dell’Unità operativa dipendenze, ha evidenziato l’importanza di strutturare moduli terapeutici diversificati. Questi moduli includono percorsi specifici, quali il modulo coppia in due versioni complementari, e il modulo di pronta accoglienza, della durata di 30 giorni. Si prevede anche la creazione di moduli dedicati per giovani, separati per il genere maschile e femminile, per rispondere a necessità particolari di assistenza.

Queste nuove disposizioni e strutture offrono un’opportunità significativa per migliorare la vita di coloro che si trovano a combattere contro le dipendenze, avvicinando i servizi di sostegno alle esigenze reali delle persone. In questo modo, la provincia di Trento si impegna a fornire una rete di assistenza più efficace e adeguata alle sfide contemporanee.

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