Il 31 marzo 2025, Pianezza è stata teatro di un episodio di violenza che ha coinvolto due controllori della GTT, l’azienda di trasporto pubblico che opera nella regione. Mentre effettuavano un controllo di routine su un autobus della linea 132 in via Torino, i due agenti si sono trovati a dover fronteggiare un passeggero sprovvisto di biglietto, dando vita a un’aggressione che solleva interrogativi sulla sicurezza del personale sui mezzi pubblici.
La dinamica dell’aggressione
L’incidente è iniziato in modo piuttosto normale, con i controllori che hanno chiesto al passeggero, un giovane di 25 anni originario della Guinea, di mostrare il proprio titolo di viaggio. Tuttavia, la reazione del ragazzo è stata immediata e violenta: non solo ha rifiutato di esibire il biglietto, ma ha colpito uno dei controllori con schiaffi e gomitate. La situazione, da un semplice controllo, è rapidamente degenerata in un’aggressione fisica.
L’escalation è avvenuta quando il giovane è stato invitato a scendere dal mezzo, momento in cui ha deciso di reagire in modo violento. L’aggressione ha suscitato preoccupazione tra i passeggeri presenti, molti dei quali hanno assistito inorriditi alla scena. Questo tipo di episodi, purtroppo, non è un caso isolato nel repertorio di violenza che il personale dei mezzi pubblici deve affrontare quotidianamente.
Intervento delle forze dell’ordine
La situazione è stata ripristinata grazie all’intervento immediato dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Rivoli. Le forze dell’ordine sono riuscite a fermare l’aggressore, che è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. La prontezza dell’intervento ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente, garantendo la sicurezza non solo degli agenti GTT, ma anche di tutti i passeggeri presenti.
La rapidità con cui i carabinieri hanno agito è stata determinante; ha messo in luce l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e i rappresentanti del settore dei trasporti pubblici. Questo episodio è un monito che evidenzia quanto sia cruciale avere un sistema di emergenza efficiente per la protezione del personale e della clientela.
La questione della sicurezza nel trasporto pubblico
Questo attacco a Pianezza solleva ulteriori interrogativi sulla sicurezza del personale GTT e sulla necessità di implementare misure concrete per prevenire simili aggressioni in futuro. Nel corso degli ultimi mesi, il numero di episodi simili è cresciuto. A novembre 2024, per esempio, un controllore a Torino era stato aggredito da un passeggero alla fermata Bengasi Nord, nel quartiere Nizza Millefonti. Un altro caso, altrettanto grave, ha visto un controllore preso a calci e pugni su una delle linee cittadine.
Questi eventi hanno spinto GTT a riflettere sul bisogno di aumentare le misure di sicurezza. Da novembre 2024, circa cinquanta controllori hanno ricevuto la qualifica di “agenti di Polizia Amministrativa“, grazie a un apposito percorso formativo. Questa iniziativa punta a dare loro maggiore autorità e a scoraggiare comportamenti aggressivi e irrispettosi da parte dei passeggeri.
Iniziative della GTT per proteggere il personale
Oltre a potenziare le qualifiche del personale, GTT ha avviato una campagna di sensibilizzazione per informare cittadini e clienti sulla problematica delle aggressioni. Il messaggio principale è chiaro e diretto: “Il rispetto è la giusta strada.” Questa campagna si propone non solo di combattere le aggressioni fisiche, ma anche di affrontare le offese verbali che frequentemente subiscono i controllori.
La risposta della comunità locale è stata significativa. In molti hanno espresso solidarietà ai controllori coinvolti nell’aggressione, evidenziando l’importanza di garantire sicurezza e rispetto a chi lavora nel trasporto pubblico. Gli episodi di violenza come quello di Pianezza evidenziano una necessità collettiva di trovare soluzioni durature. La cooperazione tra forze dell’ordine e aziende di trasporto pubblico potrebbe rappresentare un passo cruciale nella creazione di un ambiente di lavoro più sicuro per tutti.