L’episodio choc avvenuto nell’agosto del 2023 ha sollevato molte questioni legate alla sicurezza e alla salute mentale. Oggi, si torna a parlare di Luca Iacobelli, il clochard accusato di aver aggredito una donna a Genova. In seguito a una recente decisione della corte, è stata disposta una nuova perizia psichiatrica per valutare adeguatamente lo stato mentale dell’imputato. La situazione si complica, e la comunità è in attesa di sviluppi.
L’aggressione e i dettagli del caso
L’increscioso episodio si è verificato in pieno giorno ai Giardinetti del 10 Maggio 1909, nel quartiere Struppa di Genova. La vittima, una donna sconosciuta, è stata sottoposta a un violento attacco da parte di Iacobelli, il quale avrebbe inferto almeno 20 colpi prima di fermarsi. Secondo una testimone, il grido di aiuto della donna ha richiamato l’attenzione dei passanti, uno dei quali è intervenuto per fermare l’aggressione e ha poi seguito Iacobelli fino a quando le forze dell’ordine non sono riuscite a bloccarlo a circa cinquanta metri dal luogo del fatto.
L’episodio ha suscitato particolare inquietudine nella cittadinanza, non solo per la brutalità dell’atto, ma anche per il contesto nel quale si è svolto. Gli agenti di polizia delle volanti sono giunti in tempo per arrestare l’uomo, il quale poi è stato difeso dall’avvocato Emily Contorto. Durante la fase di ascolto, Iacobelli ha dichiarato di aver agito perché “sentiva le voci”, suggerendo possibili disturbi mentali.
La decisione del giudice e la nuova perizia psichiatrica
Il caso ha attraversato diverse fasi legali. All’inizio, il giudice per l’udienza preliminare Angela Nutini aveva deciso di prosciogliere Iacobelli per vizio totale di mente, una decisione controversa che ha suscitato l’opposizione dei familiari della vittima e della procura generale. Nonostante la prospettiva di un proscioglimento, Iacobelli è stato comunque collocato in una Rems, una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, a causa della sua “sociale pericolosità ”.
Recentemente, la corte ha stabilito l’incarico per una nuova perizia psichiatrica, assegnata al professor Elvezio Pirfo, esperto noto nel settore e già impegnato in casi rilevanti come quelli di Alberto Scagni e Alessia Pifferi. L’udienza è stata fissata per l’1 luglio, quando si attende di ascoltare le conclusioni del professor Pirfo. Questa decisione rappresenta un passaggio cruciale, poiché determinerà le future scelte giuridiche sul caso.
Attesa per il processo e le reazioni della comunitÃ
La resa dei conti legale per Luca Iacobelli è uno dei casi più seguiti a Genova, non solo per la gravità del reato ma anche per le implicazioni sulla salute mentale e sulla sicurezza pubblica. I familiari della vittima sono assistiti dall’avvocata Francesca Palmero e si oppongono al proscioglimento, chiedendo una giustizia che riconosca la violenza subita dalla donna. La comunità è attenta e si domanda quali saranno le misure da adottare per prevenire simili episodi in futuro.
Il 1 luglio si avvicina e con esso, l’attesa di un responso che potrebbe cambiare le sorti di Iacobelli e gettare ulteriore luce sulle problematiche relative alla gestione della salute mentale e alla sicurezza nelle aree urbane. La questione rimane aperta e il contesto sociale si fa sempre più complesso.