Un episodio preoccupante di violenza si è verificato a Jesi, in provincia di Ancona, dove una ragazza di 25 anni ha vissuto una situazione di grande rischio. Fortunatamente, il tempestivo intervento di forze dell’ordine ha evitato il peggio. Secondo le autorità locali, si tratta dell’ennesimo caso di aggressione nei confronti di una donna, perpetrato da un giovane che affermava di amarla. L’aggressore è stato arrestato.
L’aggressione: fuga e inseguimento
Martedì, lungo via Rossini, alcuni passanti hanno notato una ragazza in fuga a piedi nudi, che cercava disperatamente aiuto. Dietro di lei, un giovane la inseguiva con l’intento apparente di raggiungerla. Gli stessi passanti, accorgendosi della gravità della situazione, hanno assistito alla scena con preoccupazione. La giovane, approfittando della prima auto in transito, è riuscita a rifugiarsi all’interno del veicolo, mentre il suo inseguitore tentava di aprire la portiera, ordinandole di scendere. Il vigile urbano presente ha immediatamente compreso la situazione e ha attivato l’allerta.
In breve tempo, due pattuglie della polizia municipale e un’unità dei carabinieri si sono precipitate sul luogo. Le forze dell’ordine hanno delimitato l’area per mettere in sicurezza la 25enne, mentre altri agenti hanno avvicinato l’aggressore.
L’intervento delle forze dell’ordine
All’arrivo degli agenti, il giovane ha mostrato resistenza. Gli operatori hanno cercato di calmarlo, ma lui ha reagito in modo violento, colpendo un agente. Questo comportamento ha immediatamente portato all’arresto del 25enne, che è stato condotto in caserma per la fotosegnalazione e per la contestazione dei reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Inoltre, il giovane è stato segnalato alla Procura in base al “codice rosso“, normativa che prevede misure immediate contro la violenza sulle donne.
Nel frattempo, sia l’agente colpito che la ragazza sono stati trasportati al pronto soccorso per le necessarie cure. L’agente ha ricevuto un referto medico di sei giorni di prognosi, mentre anche la giovane ha subito delle lesioni, documentate nel referto.
Misure legali e indagini approfondite
Il pubblico ministero di turno, in attesa della direttissima, ha disposto per l’aggressore gli arresti domiciliari. Per approfondire la situazione e raccogliere prove, le autorità hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Inoltre, è stata effettuata una perquisizione presso l’abitazione del 25enne, in collaborazione con l’unità cinofila della Guardia di Finanza di Jesi, ma senza esito positivo per quanto riguarda la ricerca di sostanze stupefacenti.
Questi eventi a Jesi richiamano l’attenzione su una problematica seria: la violenza contro le donne. Solo un intervento tempestivo e deciso da parte delle forze dell’ordine ha permesso di evitare che la situazione degenerasse ulteriormente, dimostrando l’importanza di una vigilanza costante e della collaborazione tra la comunità e le autorità.