Aggressione a Melito di Napoli: due medici della guardia medica colpiti dopo un rifiuto

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Aggressione a Melito di Napoli: due medici della guardia medica colpiti dopo un rifiuto - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Un episodio di violenza si è verificato ieri sera a Melito di Napoli, dove due medici della guardia medica sono stati aggrediti da un gruppo di cinque persone. Il fatto si è consumato dopo che i professionisti, un uomo di 31 anni e una donna di 38, hanno rifiutato di effettuare una visita domiciliare a un loro parente. Questo triste evento mette in luce l'aumento delle aggressioni nei confronti del personale sanitario, un problema che sta assumendo proporzioni allarmanti in molte aree del Paese.

L'aggressione: dinamica dei fatti

La sera dell'aggressione

L'episodio di violenza è avvenuto nella tarda serata di ieri, quando i due medici erano in servizio presso la guardia medica. Secondo quanto riportato, il rifiuto di eseguire la visita domiciliare è stata la causa immediata che ha scatenato la furia del gruppo, composto da tre donne e due uomini. I professionisti sanitarî si sono ritrovati nel mirino della violenza, subendo aggressioni fisiche all'interno della struttura.

L'intervento delle forze dell'ordine

In seguito all'aggressione, è stata allertata una pattuglia dei carabinieri della tenenza locale, che ha prontamente raggiunto il luogo dell'evento. Tuttavia, il personale sanitario aveva già deciso di recarsi autonomamente all'ospedale di Giugliano in Campania per ricevere le cure necessarie a seguito delle lievi ferite riportate, in particolare alla testa e al collo. Le forze dell'ordine hanno avviato le indagini per identificare i responsabili dell'aggressione, un'operazione complessa che richiederà tempo e risorse.

La testimonianza dell'associazione Nessuno Tocchi Ippocrate

Il video dell'aggressione

L'associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, da sempre schierata contro la violenza nel settore sanitario, ha pubblicato un video che mostra l'accaduto. Le immagini inquietanti ritraggono i medici mentre vengono colpiti con una sedia dai loro aggressori. Questa registrazione ha suscitato indignazione e preoccupazione per la sicurezza di chi lavora nel settore sanitario. Il video è stato condiviso anche sui social media, attirando l'attenzione su un problema che complessivamente sta crescendo in modo preoccupante nelle strutture sanitarie.

Un fenomeno in crescita

A commento dell'episodio, l'associazione ha dichiarato: "Non servono parole per descrivere l'aggressione, il video parla da solo." La situazione sembra essere grave, poiché questo è già il diciottesimo atto di violenza registrato nel 2024 nell'Asl Napoli 2 Nord. Dalla somma tra le aggressioni avvenute nelle ASL Napoli 1 e Napoli 2 dall'inizio dell'anno, il totale arriva a 56. Questi dati dimostrano una tendenza allarmante che va affrontata con urgenza.

Le conseguenze per i medici aggrediti

Cura e recupero

I due medici aggrediti, dopo aver ricevuto un primo soccorso, sono stati sottoposti a un controllo approfondito per valutare le conseguenze delle percosse subite. Sebbene le ferite siano state dichiarate lievi, rimane alto il rischio di trauma psicologico dovuto all'accaduto. La violenza subita potrebbe influenzare non solo la loro vita professionale, ma anche quella personale. È fondamentale che i medici ricevano il supporto adeguato per affrontare questa esperienza traumatica.

La risposta del sistema sanitario

Oltre al supporto ai medici aggrediti, ci si attende una risposta forte da parte delle istituzioni. È necessario un impegno concreto per garantire la sicurezza del personale sanitario, che lavora quotidianamente per salvare vite e migliorare la salute della popolazione. Le aggressioni al personale medico non possono più essere tollerate; chiunque operi nel settore della salute deve poter svolgere il proprio lavoro senza timori.

Eventi come questo servono a mettere in risalto l'urgenza di implementare strategie di protezione e sensibilizzazione, nonché la necessità di adottare misure efficaci per prevenire queste infrazioni in futuro.

Ultimo aggiornamento il 18 Settembre 2024 da Sara Gatti

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