Aggressione a Padova: Tre giovani albanesi picchiati dopo aver rifiutato offerta di droga

Aggressione a Padova: Tre giovani albanesi picchiati dopo aver rifiutato offerta di droga

Tre giovani albanesi aggrediti a Padova da un gruppo di tunisini dopo aver rifiutato un’offerta di droga. La polizia ha identificato gli aggressori, ora accusati di lesioni aggravate.
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Aggressione a Padova: Tre giovani albanesi picchiati dopo aver rifiutato offerta di droga - Gaeta.it

Un episodio di violenza ha scosso Padova, dove tre giovani albanesi sono stati aggrediti da un gruppo di tunisini dopo aver rifiutato un’offerta di droga. La dinamica dei fatti, che si sono verificati il pomeriggio del 6 febbraio, mostra una escalation di violenza che ha portato all’intervento della polizia. Grazie all’operato delle forze dell’ordine, gli aggressori sono stati identificati e ora affrontano gravi accuse.

Il brutale attacco a Padova

L’incidente è iniziato quando i tre giovani albanesi si stavano dirigendo verso la fermata del tram. Qui sono stati avvicinati da un gruppo di tre tunisini che hanno proposto loro dosi di cocaina. Nonostante l’offerta, i ragazzi albanesi hanno deciso di rifiutare. Questo gesto ha scatenato l’ira degli aggressori, che hanno reagito con insulti e aggressioni fisiche. Il rifiuto della droga ha infatti portato a un attacco violento che ha visto i tunisini colpire i giovani albanesi con calci e pugni. Uno di essi, un 19enne, è stato ferito alla gamba e all’orecchio con un coltello, un gesto che evidenzia la brutalità dell’aggressione.

Durante l’assalto, gli aggressori si sono passati il coltello per colpire a turno la vittima mentre era a terra, dimostrando una premeditazione e una cooperazione allarmante. Nonostante le ferite e la situazione di grande pericolo, i giovani albanesi sono riusciti a fuggire e a contattare la polizia chiamando il 113. Questo tempestivo intervento ha permesso loro di evitare ulteriori ferite.

L’intervento della polizia e le indagini

Le forze dell’ordine sono arrivate poco dopo la chiamata, trovando i ragazzi spaventati ma in grado di fornire una descrizione dettagliata degli aggressori. Subito dopo, è stata avviata un’indagine dalla Squadra Mobile di Padova. Gli agenti hanno esaminato la scena e ascoltato le testimonianze, mettendo insieme i pezzi per identificare i colpevoli. Non ci è voluto molto, e grazie a un lavoro di intelligence, i tre aggressori sono stati rintracciati in un bar del centro di Padova.

Identificati come tunisini di 18 anni, sono stati condotti in Questura per essere interrogati. Durante le indagini è emerso che due di loro risultano irregolari sul territorio nazionale, mentre il terzo ha precedenti. Il questore di Padova, Marco Odorisio, ha già disposto il collocamento dei due giovani irregolari presso il CPR di Bari, per procedere al loro allontanamento. L’analisi del contesto legale e delle precedenti infrazioni ha giocato un ruolo cruciale nelle decisioni di detenzione e espulsione.

Le conseguenze legali per gli aggressori

Gli aggressori sono accusati di lesioni aggravate in concorso, un reato serio che riflette l’intensità della violenza utilizzata. In particolare, uno dei tunisini, che ha numerosi precedenti per reati legati alla droga, era già stato oggetto di un divieto di avvicinamento a locali pubblici e aveva mostrato un comportamento problematico in passato. Le autorità stanno gestendo la revoca del permesso di soggiorno per il terzo giovane, segnando un altro passo nella lotta alle violenze e al traffico di droga.

L’episodio ha sollevato interrogativi sulla sicurezza nella città e ha accentuato la necessità di interventi mirati per arginare fenomeni di questo tipo. Le forze dell’ordine sono al lavoro per garantire la sicurezza dei cittadini e combattere attivamente il fenomeno delle aggressioni legate all’uso di sostanze stupefacenti. A Padova, l’attenzione ora si concentra sull’individuazione di ulteriori misure preventive e sul rafforzamento della vigilanza nelle aree a rischio, affinché nessun altro cittadino debba affrontare situazioni simili.

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