Un episodio di violenza si è verificato ieri all’ospedale Perinei di Altamura, in provincia di Bari, dove una psichiatra è stata aggredita da un paziente ricoverato. L’incidente è emerso durante il consueto giro di visite nel reparto psichiatrico. Stando alle ricostruzioni, il paziente avrebbe scaraventato la dottoressa contro una parete, provocandole diverse lesioni. Solo l’intervento tempestivo dei colleghi è riuscito a interrompere l’aggressione. La psichiatra è stata trasportata al pronto soccorso, dove le è stato diagnosticato un trauma cranico e lesioni maxillo-facciali, con una prognosi di 30 giorni. La dottoressa ha poi formalizzato una denuncia presso i carabinieri.
La reazione della direzione sanitaria e della psichiatria
Il primario del reparto di Psichiatria del Perinei, Guido Di Sciascio, ha commentato l’aggressione, evidenziando che tale evento è in parte dovuto alla fragilità dei pazienti in condizioni critiche. Di Sciascio ha spiegato che il scompenso psicopatologico rende i comportamenti dei pazienti imprevedibili, superando le normali misure di gestione del rischio. Questo caso sottolinea le problematiche insite nei reparti psichiatrici, dove la sicurezza del personale medico è spesso messa a repentaglio.
Sicurezza in ospedale: le misure attuate dalla asl di bari
Fulvio Fucilli, responsabile del servizio di prevenzione e protezione aziendale della Asl di Bari, ha fornito dettagli sulle misure di sicurezza presenti nell’ospedale. Il reparto di Psichiatria è dotato di videosorveglianza e di accessi controllati, progettati per garantire sia la sicurezza dei pazienti sia del personale. Tuttavia, Fucilli ha riconosciuto che, nonostante queste precauzioni, il comportamento degli utenti può risultare comunque imprevedibile a causa della loro patologia. Il documento di valutazione dei rischi è costantemente aggiornato per affrontare le aggressioni agli operatori sanitari. La Asl ha implementato procedure specifiche mirate a identificare le cause di tali attacchi e a mettere in atto misure di mitigazione efficaci.
La solidarietà della direzione generale e le prossime azioni
Luigi Fruscio, direttore generale della Asl, ha espresso vicinanza alla dottoressa aggredita, assicurandole supporto sia umano che legale. Questo gesto di solidarietà da parte della direzione evidenzia l’importanza di garantire un ambiente di lavoro sicuro per i professionisti della salute. L’incidente ha accresciuto la discussione su come affrontare la questione della sicurezza nei reparti psichiatrici, ponendo interrogativi su ulteriori interventi che potrebbero essere attuati per proteggere medici e infermieri. La vicenda rappresenta un ulteriore campanello d’allarme sul tema della violenza in contesti sanitari, richiedendo un’attenzione rinnovata e misure proattive per garantire la sicurezza degli operatori sanitari.