Federico racconta l’aggressione subita all’Autogrill di Montepulciano, dopo aver partecipato alla chiusura della campagna elettorale del partito a Roma. Il giovane militante di 23 anni è stato colpito alle spalle mentre si dirigeva al bagno, ricevendo una serie di pugni alla nuca e al volto. Un’aggressione violenta che lo ha portato a subire un trauma cranico, con una prognosi di sette giorni.
La brutale aggressione a Federico
Il racconto di Federico inizia quando il pullman si ferma per una sosta in un Autogrill durante il viaggio di ritorno verso Bologna. Mentre si dirigeva al bagno, ha notato un ragazzo più grande di lui che lo guardava in modo minaccioso. Dopo uno sguardo provocatorio da parte dell’uomo, è stato colpito da un pugno in faccia che lo ha fatto sbattere la testa contro la porta del bagno. Non contento, l’aggressore ha continuato a colpirlo anche quando era a terra, ricevendo altri due pugni in testa.
L’intervento degli amici dell’aggressore
Dopo l’aggressione, sono intervenuti gli amici dell’aggressore, tra cui uno che indossava una maglietta con la scritta ‘Osa’, organizzazione giovanile di estrema sinistra. Hanno trascinato via il ragazzo, fuggendo dall’Autogrill a bordo di una Kia nera e un furgoncino. La polizia stradale di Arezzo è intervenuta per acquisire i filmati delle telecamere di videosorveglianza al fine di identificare l’autore dell’aggressione e i suoi complici.
La testimonianza di Domenico, responsabile della comitiva
Domenico, responsabile della comitiva dove si trovava Federico, racconta di aver sentito un rumore sospetto e di aver trovato il giovane a terra con l’aggressore che lo colpiva ripetutamente alla testa. Nonostante gli sforzi per difendere l’amico, l’aggressore continuava a minacciare e colpire violentemente. L’aggressore e i suoi amici, insieme alla vittima e al pullman del partito, sono fuggiti prima dell’arrivo della polizia stradale.
L’aggressione subita da Federico rappresenta un episodio di violenza inaccettabile che ha scosso la comunità politica. È fondamentale che le autorità competenti identifichino e perseguano i responsabili di questo vile gesto, garantendo la sicurezza e l’integrità di tutti i cittadini.
Ultimo aggiornamento il 2 Giugno 2024 da Laura Rossi