Un episodio di violenza ha scosso il carcere di Biella, dove alcuni detenuti hanno aggredito gli agenti della polizia penitenziaria. La denuncia è stata riportata dal sindacato Sappe. La situazione si è pericolosamente intensificata nel pomeriggio, quando i detenuti sono stati condotti nei cortili della struttura. Questo evento ha suscitato preoccupazione tra le autorità penitenziarie e ha messo in luce le criticità delle condizioni di lavoro degli agenti.
Dettagli dell’aggressione
L’incidente è avvenuto dopo il pranzo, quando il personale stava accompagnando i detenuti verso i cortili. Secondo quanto dichiarato da Vincente Santilli, segretario del Sappe Piemonte, i detenuti hanno iniziato a lamentarsi per la mancata apertura delle celle nelle ore del mattino, scagliandosi verbalmente contro gli agenti. Le proteste hanno facilmente sfociato in aggressione fisica. Gli agenti sono stati colpiti da calci, pugni e spintoni, costringendoli a ripiegare e chiudere i cancelli di sbarramento.
La tensione è aumentata ulteriormente, con i detenuti che hanno iniziato a incitare i compagni, alimentando un’atmosfera di rivolta all’interno della sezione detentiva. Santilli ha descritto le fasi concitate in cui il personale di polizia penitenziaria ha dovuto intraprendere difficili opere di persuasione e mediazione per riportare la situazione alla calma. Gli agenti impegnati hanno dovuto affrontare non solo l’aggressione fisica, ma anche la gestione della rabbia e dell’ansia dei detenuti.
Interventi per ripristinare l’ordine
Dopo ore di tentativi di controllo e dialogo, la situazione di tensione è stata finalmente contenuta. Solo in serata si è potuto verificare un ritorno alla normalità , consentendo ai detenuti di rientrare nelle loro celle. Nonostante l’aggressione, gli agenti coinvolti sono riusciti a portare a termine il proprio dovere, anche se in una condizione di evidente stress psicologico e fisico. Tre degli agenti aggrediti hanno riportato ferite che hanno richiesto una prognosi di 14 giorni, salvo eventuali complicazioni.
Questo episodio evidenzia le difficoltà che quotidianamente affrontano gli agenti di polizia penitenziaria. Non solo devono garantirne la sicurezza all’interno degli istituti, ma devono anche rispondere a situazioni di emergenza che possono degenerare rapidamente. I sindacati, come il Sappe, continuano a sollevare la questione della mancanza di protezioni adeguate e delle difficoltà di gestione del personale all’interno delle carceri. È un argomento che richiede attenzione e azioni concrete per migliorare la sicurezza e le condizioni lavorative nel settore penitenziario.
Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Armando Proietti