Ieri sera, presso il Pronto Soccorso del Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna, si è verificato un episodio di violenza che ha sconvolto il normale svolgimento delle operazioni di triage. Un uomo di 45 anni, senza fissa dimora, ha aggredito un infermiere di 50 anni, il quale stava cercando di raccogliere le informazioni necessarie per la registrazione del paziente. L’alterco ha causato all’operatore sanitario un trauma al volto e lesioni che richiedono fino a sette giorni di guarigione.
L’aggressione nel dettaglio
L’episodio è avvenuto intorno alle 22, quando l’infermiere si è avvicinato all’uomo, che si trovava già all’interno del Policlinico, dopo essersi addormentato nei locali del pronto soccorso. Quest’ultimo, evidentemente sotto stress e agitato, ha reagito in modo inatteso. Sulla base delle informazioni ottenute dalle autorità , il 45enne ha sferrato un pugno che ha colpito l’infermiere al volto, provocando un trauma e delle lesioni che necessiteranno di una settimana per la guarigione.
Dopo l’aggressione, il personale presente ha tempestivamente allertato le forze dell’ordine, portando alla rapida intervenzione degli agenti delle volanti. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato l’uomo in uno stato di agitazione, che si è tradotto in spintoni e insulti nei loro confronti. Nonostante le difficoltà , la polizia è riuscita a contenere la situazione e ha accompagnato il soggetto in Questura.
Storia criminale del 45enne
Subito dopo l’arresto, i controlli condotti dalla polizia hanno svelato una storia complessa e problematica per il 45enne. Risulta, infatti, già con un precedente specifico per aggressione a personale sanitario. Aggiungendosi ai riscontri, sono emersi anche reati passati riguardanti il patrimonio, la pubblica amministrazione e la persona.
La separazione della storia criminale dal comportamento violento in struttura sanitaria mette in luce un problema che si presenta frequentemente negli ospedali. Il personale sanitario, già sottoposto a pressioni enormi, deve spesso affrontare situazioni di pericolo. Le aggressioni a chi lavora in prima linea nel soccorso e nella cura dei pazienti stanno diventando sempre più un tema di attualità .
Conseguenze legali
Il 45enne, al termine delle operazioni di identificazione e accertamento, è stato ufficialmente arrestato. Le accuse formulate nei suoi confronti includono lesioni personali a personale esercente una professione sanitaria, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità . Inoltre, la divisione anticrimine ha deciso di emettere un foglio di via obbligatorio dalla provincia di Bologna, data la pericolosità dimostrata dall’uomo e la sua condizione di vita precaria.
Il caso ha riaperto il dibattito sulle misure di sicurezza da adottare negli ambienti sanitari, dove il personale spesso si trova a dover fronteggiare comportamenti aggressivi. Riflessioni su come garantire la sicurezza di chi opera nel settore sanitario sono più attuali che mai, viste le frequenti segnalazioni di incidenti simili.
Ultimo aggiornamento il 14 Gennaio 2025 da Sofia Greco