Aggressione con rapina a Chivasso: sei denunciate e cresce la preoccupazione per la sicurezza ferroviaria

Aggressione con rapina a Chivasso: sei denunciate e cresce la preoccupazione per la sicurezza ferroviaria

Un’aggressione avvenuta alla stazione di Chivasso ha portato alla denuncia di sei individui, riaccendendo le preoccupazioni dei cittadini sulla sicurezza e il degrado dell’area.
Aggressione con rapina a Chiva Aggressione con rapina a Chiva
Aggressione con rapina a Chivasso: sei denunciate e cresce la preoccupazione per la sicurezza ferroviaria - Gaeta.it

Un episodio di violenza ha scosso la stazione ferroviaria di Chivasso, portando alla denuncia di sei individui e riaccendendo le polemiche sulla sicurezza dell’area. Nella notte del 19 febbraio, un torinese di 59 anni è stato aggredito da un gruppo di malviventi, che, dopo averlo colpito con dello spray urticante, gli hanno strappato una collana d’oro. Questo evento ha messo in evidenza non solo il problema della microcriminalità, ma anche la crescente insoddisfazione dei cittadini riguardo alla sicurezza della stazione.

L’aggressione e le indagini

Un gruppo di sei persone, cinque delle quali di origine egiziana e senza fissa dimora, ha assalito un uomo a Chivasso. Il fatto è avvenuto con modalità decise: i malviventi hanno utilizzato spray urticante per immobilizzare la vittima e rubare la sua collana. Dopo l’accaduto, gli aggressori sono fuggiti a piedi, facendo perdere le proprie tracce.

Tuttavia, grazie all’operato dei Carabinieri della Stazione di Chivasso, le indagini sono rapidamente progredite. Le immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza hanno fornito informazioni cruciali per identificare i sei sospettati. Tutti avevano già precedenti penali. In brevissimo tempo, i Carabinieri hanno denunciato gli individui alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea, accertando il reato di rapina secondo quanto stabilito dall’articolo 628 del Codice Penale.

La stazione ferroviaria in crisi: polemiche e degrado

Questo episodio riporta in cima ai temi di discussione il problema della sicurezza nella stazione ferroviaria di Chivasso, un luogo già soggetto a ripetute polemiche negli ultimi mesi. Pendolari e residenti esprimono da tempo la loro preoccupazione per la presenza di individui sospetti e per situazioni di degrado che si sono instaurate, sia all’interno che all’esterno dello scalo. Non è la prima volta che si registrano aggressioni nella zona, creando un clima di timore e incertezza per chi usufruisce di quel servizio.

Negli ultimi giorni, è emerso che i cittadini hanno raccolto circa 2.000 firme per chiedere maggiore vigilanza nella zona. Questa azione è stata promossa dal gruppo consiliare “Per Chivasso” di Bruno Prestìa, che, insieme alla Lega, ha ottenuto l’aggiunta di due agenti Polfer per garantire una maggiore sicurezza. Un passo avanti, ma il clima di insicurezza persiste.

Iniziative delle istituzioni e le risposte delle forze dell’ordine

La scorsa settimana, un sopralluogo è stato effettuato dalla consigliera metropolitana di Forza Italia, Clara Marta, insieme all’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, e ai sindaci del territorio. Il tema della sicurezza e del degrado è stato al centro della discussione, evidenziando l’impegno delle istituzioni nel cercare soluzioni.

I cittadini e pendolari lamentano non solo la scarsa presenza di controlli nelle ore notturne, ma anche la necessità di una riflessione più profonda sui modi per migliorare la vivibilità della stazione. La risposta delle forze dell’ordine, con l’arresto dei sei rapinatori, è stata vista come un passo immediato, ma non basta a placare le preoccupazioni.

La percezione di insicurezza continua

Nonostante gli sforzi, molti pendolari dichiarano di non sentirsi al sicuro nemmeno durante il giorno. Testimonianze sul campo rivelano che, alla sera, il clima si fa ancor più pesante. “La sera è ancora peggio,” commenta un pendolare, esprimendo il timore costante che accompagna gli utenti della stazione.

Anche l’ordinanza del sindaco Claudio Castello, che mirava a limitare il bivacco di individui nei pressi del Movicentro e della stazione, ha avuto un impatto limitato. Questa iniziativa, cominciata con la violazione del possesso di bottiglie in un’ora specifica, non ha risolto la situazione, evidenziando la necessità di strategie più efficaci.

Negli ultimi tempi, le istituzioni hanno promesso interventi volti a migliorare il decoro e la sicurezza della zona. Tuttavia, gli episodi di violenza come quello avvenuto il 19 febbraio continuano a sollevare malcontento tra i cittadini, che sperano in un incremento delle misure di controllo per riportare la stazione di Chivasso al suo ruolo di snodo sicuro e accogliente.

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