Aggressione di un agricoltore da parte di un lupo: l’allerta di L’Abruzzo in agris

L’agricoltura abruzzese affronta crisi economiche e attacchi di lupi, con l’associazione ‘L’Abruzzo in agris’ che chiede interventi urgenti per garantire la sicurezza degli agricoltori e dei cittadini.
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Aggressione di un agricoltore da parte di un lupo: l’allerta di L’Abruzzo in agris - Gaeta.it

L’agricoltura in Abruzzo si trova a fronteggiare non solo le crisi economiche attuali, ma anche il crescente pericolo rappresentato dai lupi, come dimostrato da un recente attacco a un imprenditore agricolo in provincia di Teramo. L’associazione ‘L’Abruzzo in agris’, che rappresenta oltre 220 agricoltori, ha lanciato un appello per azioni concrete da parte della Regione, sottolineando un’emergenza che va al di là del semplice impatto economico.

L’appello di ‘L’Abruzzo in agris’

Marco Finocchio, presidente dell’associazione, ha espresso solidarietà verso l’agricoltore aggredito e ha sollecitato un intervento immediato da parte delle autorità competenti per gestire la popolazione di lupi. Il presidente ha evidenziato come gli agricoltori si trovino già in difficoltà a causa delle scelte politiche nazionali e regionali. “Oltre a combattere con la crisi, ora dobbiamo temere per la nostra sicurezza“, ha dichiarato Finocchio, evidenziando la gravità dell’accaduto.

L’attacco all’imprenditore non è isolato. In seguito a questo evento, l’associazione ha richiamato l’attenzione su un fenomeno allarmante: molti lupi sono stati avvistati nelle zone urbane, come nelle città de L’Aquila e Pescara. Gli animali, da predatori normali nel loro habitat, hanno cominciato ad avvicinarsi alle abitazioni, suscitando preoccupazione tra i cittadini. Finocchio ha poi citato l’incidente di Castel di Sangro, dove un lupo è stato investito e ucciso, sottolineando così la diffusione di questi eventi nel territorio.

La presenza dei lupi nelle aree urbane

L’aumento dei lupi nelle aree urbane rappresenta una questione complessa che coinvolge non solo la sicurezza degli agricoltori ma anche la sicurezza pubblica. L’assalto all’agricoltore in provincia di Teramo ha messo in evidenza il conflitto crescente fra la vita rurale e la fauna selvatica. Le immagini di lupi avvistati nel quartiere San Donato di Pescara hanno creato apprensione tra gli abitanti, chiari segnali di una situazione che richiede attenzione immediata.

Questa vicinanza tra lupi, esseri umani e attività agricole suggerisce la necessità di un’intervento non solo per proteggere gli agricoltori, ma anche per garantire la sicurezza dei cittadini. Le litanie degli agricoltori vengono amplificate da una percezione di abbandono da parte delle istituzioni, con la speranza che le autorità avviino un piano di contenimento efficace.

Gestione della fauna selvatica: la richiesta di intervento

La richiesta formulata dall’associazione è chiara: è necessaria una gestione attiva della popolazione di lupi, simile a quella già attuata per i cinghiali. Finocchio ha esortato la Regione Abruzzo a implementare programmi di ‘selecontrollo‘ per affrontare la questione prima che diventi incontrollabile. Parole incisive quelle di Finocchio, che ha messo in guardia sul fatto che la mancanza di azioni concrete potrebbe portare a conseguenze tragiche.

La sicurezza degli agricoltori e dei cittadini dovrebbe essere la priorità, ma il confronto con gli animalisti complica ulteriormente il dialogo. Finocchio ha invitato i difensori della fauna selvatica a capire realmente la vita quotidiana degli agricoltori, così da poter avere un quadro completo della situazione, evitando di prendere posizione senza avere una reale esperienza sul campo. L’emergenza rappresentata dalla presenza dei lupi richiede una risposta coordinata da parte delle istituzioni, affinché vengano garantiti sia la sicurezza degli agricoltori che il rispetto per l’ambiente.

Ultimo aggiornamento il 21 Novembre 2024 da Elisabetta Cina

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