Un uomo, dopo aver concluso la vendita della sua auto su un portale online, è diventato vittima di una brutale aggressione. Il malcapitato, richiedendo solo 500 euro per il veicolo, ha dovuto affrontare una situazione ben più tragica del previsto, culminando in una violenza fisica e in un’estorsione di oltre 1.700 euro. Gli eventi si sono svolti in un contesto di grande insicurezza, riflettendo un fenomeno purtroppo in crescita nelle transazioni online.
Una tentata vendita che si trasforma in incubo
La vicenda ha inizio quando l’uomo decide di vendere la sua auto su un noto sito di compra-vendita. Nonostante il veicolo fosse sottoposto a fermo amministrativo, il prezzo di 500 euro sembra attirare l’interesse di potenziali compratori. Dopo aver concordato un incontro, il venditore si prepara a consegnare il veicolo, convinto di aver trovato acquirenti seri. Tuttavia, la realtà si rivela ben diversa. I due uomini incontrati non solo rivelano le loro vere intenzioni, ma si mostrano anche aggressivi, intimorendo e insultando l’uomo.
Durante l’incontro, che si è svolto in una zona isolata, la situazione degenera rapidamente. Dopo una serie di minacce, i due acquirenti passano alle vie di fatto. Ne consegue un’aggressione fisica che costringe il venditore a cedere a pressioni violente, consegnando la somma di denaro desiderata dai due. Ad un certo punto, la somma di 1.700 euro viene estratta in due momenti diversi, evidenziando un’operazione ben pianificata da parte degli aggressori. L’uomo si ritrova senza auto e senza soldi, un fatto che desta allerta e preoccupazione in tutta la comunità .
L’intervento della polizia e l’arresto dei responsabili
Dopo essersi ripreso dallo choc dell’aggressione, la vittima si reca presso il commissariato della Polizia di Stato di Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, per denunciare l’accaduto. La sua testimonianza, accompagnata da indicazioni precise sui due aggressori, permette agli agenti di avviare un’indagine approfondita. Le forze dell’ordine si mettono subito all’opera, attuando un piano d’azione per identificare e arrestare i responsabili del crimine.
Grazie alle informazioni fornite dalla vittima e a un attento lavoro investigativo, in breve tempo gli agenti riescono ad individuare e catturare i due uomini di Lioni coinvolti nella vicenda. Le accuse formulate contro di loro includono l’estorsione aggravata, reato particolarmente serio in quanto comporta l’uso della violenza per estorcere denaro o beni da un’altra persona. Un’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino, evidenziando la gravità della situazione e la necessità di misure dure nei confronti di atti del genere.
Sicurezza e vendita online: un tema di attualitÃ
La vicenda del malcapitato mette in luce una problematica rilevante e in espansione. Con l’aumento delle vendite online, cresce anche il rischio di truffe, estorsioni e aggressioni legate a transazioni di questo tipo. I venditori, specialmente coloro che offrono beni a prezzi stracciati, rischiano di diventare obiettivi per i malintenzionati. Si rende quindi cruciale prestare attenzione e adottare precauzioni quando si effettuano scambi di questo genere.
Le forze dell’ordine e le istituzioni locali hanno l’obbligo di sensibilizzare i cittadini riguardo ai rischi connessi alle vendite online, suggerendo misure di sicurezza come l’incontro in luoghi pubblici e ben illuminati, nonché la richiesta di accompagnamento da parte di soggetti fidati. Solo attraverso un’informazione adeguata è possibile prevenire episodi drammatici come quello appena riportato.
Ultimo aggiornamento il 18 Gennaio 2025 da Sara Gatti