Un episodio di violenza che ha scosso la comunità di Matino, in provincia di Lecce, vede un uomo di 37 anni finire nell’occhio del ciclone per stalking e incendi dolosi. Le autorità, con un intervento tempestivo, hanno emesso un’ordinanza di misura cautelare, a seguito di indagini dettagliate e in risposta a un comportamento di persecuzione culminato in atti devastanti.
La dinamica degli eventi
La notte drammatica di incendi e terrore
Nella notte tra il 27 e il 28 dicembre di due anni fa, Matino è stata scena di una grave serie di incidenti. Durante quelle ore, un incendio ha distrutto sette autovetture e due abitazioni. L’elemento di legame di tutti questi aggressi? Una donna, che aveva tentato di rifarsi una vita dopo aver interrotto una relazione violenta. La situazione è degenerata in un vero e proprio atto vandalico premeditato, che ha colpito tutto ciò che era riconducibile alla sua nuova vita e agli affetti trovati in un nuovo compagno.
Un ex compagno violento sotto accusa
L’ex partner della donna non ha preso bene la rottura della loro relazione. Sapendo del nuovo legame instaurato dalla donna, ha cominciato a pedinarla e a minacciarla, trasformando un conflitto personale in un atto di vendetta. Nella fatidica notte, in un lasso di tempo inferiore a un’ora, l’uomo ha appiccato il fuoco a sette auto e due case, in un segno di sfida e vendetta nei confronti della donna e della sua nuova vita.
I provvedimenti delle autorità
Misure cautelari e il codice rosso
Grazie alle indagini approfondite svolte dai Carabinieri, le autorità hanno istituito un divieto di avvicinamento del 37enne alla persona offesa e ai luoghi da questa frequentati. Il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Lecce ha quindi emesso un’ordinanza che ha avviato l’applicazione del “Codice Rosso“, strumento legislativo che consente interventi rapidi e incisivi nei casi di violenza di genere e stalking. Questo provvedimento è cruciale per garantire la sicurezza della donna e del suo nuovo compagno.
Il tentativo di speronamento
La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che, nel mese di giugno precedente, il nuovo compagno della donna ha subito un tentativo di speronamento da parte del presunto stalker. Questo tentativo di intimidazione ha rafforzato le prove a carico del 37enne e ha reso necessarie ulteriori misure di protezione per le vittime di questa escalation di violenza.
Complici e prove raccolte
Il ruolo dei complici
Le indagini hanno portato alla luce anche la presenza di due presunti complici che avrebbero assistito il 37enne nei suoi atti vandalici. Grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona, gli investigatori sono riusciti a identificare e denunciare questi individui, che hanno contribuito a creare un contesto di violenza e intimidazione attorno alla vittima. La collaborazione tra le forze dell’ordine e la tecnologia si è dimostrata determinante per ottenere risultati concreti e per mettere in sicurezza le persone coinvolte.
Un messaggio contro la violenza di genere
Questo caso rappresenta un chiaro segnale di quanto le autorità siano attive nella lotta contro la violenza di genere e lo stalking. La tempestività e la severità delle azioni legali dimostrano un impegno profondo nel proteggere le vittime e nel perseguire i colpevoli di atti tanto gravi e inaccettabili. La comunità di Matino, così come molti altri luoghi, ha bisogno di vedere che le istituzioni agiscono concretamente per prevenire e combattere la violenza.