Aggressione in ospedale a Lugo: un giovane arrestato e la decisione del giudice

Aggressione in ospedale a Lugo: un giovane arrestato e la decisione del giudice

Un giovane dimesso per intossicazione alcolica aggredisce un infermiere all’ospedale di Lugo, scatenando l’intervento delle forze dell’ordine e sollevando interrogativi sulla sicurezza nelle strutture sanitarie.
Aggressione in ospedale a Lugo Aggressione in ospedale a Lugo
Aggressione in ospedale a Lugo: un giovane arrestato e la decisione del giudice - Gaeta.it

Un episodio di violenza si è verificato nella mattinata di ieri, presso l’ospedale di Lugo, nel Ravennate. Un giovane, ricoverato per intossicazione alcolica, ha aggredito un infermiere appena dimesso, scatenando un acceso intervento delle forze dell’ordine. Questa situazione ha sollevato diversi interrogativi non solo sul comportamento del giovane, ma anche sui protocolli di sicurezza agli ingressi delle strutture sanitarie.

Il ricovero e l’aggressione

La notte precedente, un ventunenne di origine egiziana era stato portato d’urgenza all’ospedale di Lugo dopo aver assunto una notevole quantità di alcol. Dopo le necessarie cure, il giovane è stato dimesso, ma non ha mostrato segni di gratitudine. Anzi, una volta fuori, ha dato il via a una serie di atti violenti: ha colpito un infermiere al polpaccio, rendendolo inabile per cinque giorni, e ha sfondato la vetrata dell’accettazione, lamentando la presunta sparizione di denaro dal proprio portafogli. Questo comportamento ha generato paura tra il personale e i pazienti presenti.

L’intervento delle forze dell’ordine

Di fronte a tale situazione, il personale dell’ospedale ha allertato i carabinieri, che sono intervenuti rapidamente sul posto. Il giovane è stato arrestato e portato in caserma, dove si è appreso che il ventunenne risiede a Bagnacavallo, sebbene sia di fatto senza fissa dimora. Con un passato di problematiche legali, il giovane è noto alle autorità per alcuni precedenti penali. La difesa è stata affidata all’avvocato Sara Scarpellini, che ha chiarito la posizione del suo assistito di fronte alle autorità competenti.

La decisione del tribunale

La mattina seguente, la questione è giunta davanti al giudice del tribunale di Ravenna. Tuttavia, l’arresto non è stato convalidato. Il magistrato ha sollevato dei dubbi sulla legittimità dell’arresto, ritenendo che sia stato effettuato al di fuori delle condizioni di flagranza. Inoltre, ha specificato che mancavano prove video sufficienti a giustificare l’accusa di aggressione, un aspetto cruciale dopo l’introduzione della legge salva-sanitari a novembre. Questa norma prevede che in alcune situazioni possano essere utilizzate anche prove non immediatamente disponibili per confermare reati di violenza.

Proseguono le indagini

La Procura di Ravenna, insoddisfatta della decisione del giudice, ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso in Cassazione. Nel frattempo, le indagini continuano, e il giovane resta a piede libero. Oltre all’aggressione, si stanno valutando anche le implicazioni legate all’interruzione di pubblico servizio, un reato che potrebbe comportare ulteriori conseguenze legali. Questo episodio solleva preoccupazioni più ampie riguardo alla sicurezza nei luoghi pubblici, in particolare in ambienti così sensibili come gli ospedali, dove il personale deve poter operare senza timori per la propria incolumità.

Ultimo aggiornamento il 20 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano

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