Un aumento allarmante delle aggressioni sessuali nella Capitale ha portato i Carabinieri a intervenire tempestivamente dopo un episodio di violenza avvenuto il 18 marzo. Un uomo di 29 anni, di origine eritrea e senza fissa dimora, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale continuata e lesioni personali a danno di due donne. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, si sono avvalse di testimonianze e immagini di videosorveglianza per ricostruire l’accaduto.
Il primo episodio alle prime luci dell’alba
L’alba del 18 marzo ha segnato l’inizio delle indagini per i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante. Poco dopo le 5 del mattino, una donna ha contattato il numero emergenze 112, segnalando un’aggressione subita in via Camasena, una zona adiacente alla Stazione Tiburtina. La giovane ha raccontato che, mentre si trovava in strada, era stata avvicinata da un uomo che, spacciandosi per un richiedente di una sigaretta, ha rapidamente cambiato atteggiamento.
Secondo la ricostruzione, l’aggressore ha afferrato la donna per il polso e il collo, costringendola a terra. Le azioni dell’uomo sono diventate sempre più violente, portando a un tentativo di baci e immobilizzazione. Nonostante la situazione critica, la vittima è riuscita a liberarsi, colpendolo con calci e strappando alcuni capelli, costringendolo alla fuga. Il soccorso immediato ha permesso di valutare le ferite, che sono state giudicate guaribili entro sette giorni.
Raccolta di informazioni e avvio delle indagini
Grazie alla descrizione dettagliata fornita dalla vittima, i Carabinieri hanno subito avviato le indagini. Le testimonianze di alcuni residenti che avevano sentito le urla hanno ulteriormente aiutato nel processo investigativo. Attraverso le immagini dei sistemi di videosorveglianza, è stato possibile tracciare il percorso del sospetto dopo l’aggressione. Le telecamere hanno ripreso l’uomo mentre tentava di salire su un treno ad alta velocità diretto a Venezia, ma non è riuscito a proseguire, essendo stato fermato dal personale di bordo.
Un secondo attacco nelle ore successive
Nel pomeriggio dello stesso giorno, una nuova denuncia ha rivelato un episodio simile avvenuto nei pressi della Stazione di Roma Termini. Due donne, che si trovavano in via dei Dauni, hanno segnalato un tentativo di aggressione da parte dello stesso uomo. Agendo come se fosse un semplice passante, l’uomo si è avvicinato e ha cercato di afferrare una delle due donne, ma l’intervento tempestivo dell’amica ha evitato il peggio.
Dopo essersi reso conto di essere seguito dall’aggressore, le donne hanno contattato i Carabinieri, fornendo una descrizione del sospetto. Grazie alle prime segnalazioni e alla prontezza nell’agire, i militari sono riusciti a rintracciarlo in via Tiburtina Antica, ancora con gli abiti indossati durante le aggressioni.
Il fermo e le accuse
Le evidenze raccolte durante l’inchiesta hanno portato all’emissione di un fermo nei confronti del 29enne, che è stato rapidamente convalidato dal Tribunale di Roma. Gli elementi probatori presentati includevano non solo le immagini delle telecamere ma anche le testimonianze delle vittime, contribuendo a formare un quadro chiaro sulla responsabilità dell’uomo.
La decisione finale del tribunale ha disposto la custodia cautelare presso il carcere di Regina Coeli. Le autorità continuano a monitorare la situazione per garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire ulteriori aggressioni, mentre il caso rimane sotto la supervisione della Procura della Repubblica di Roma.