Durante il periodo pasquale, un fenomeno preoccupante emerge nel commercio degli agnelli, con oltre il 50% degli esemplari in vendita proveniente dall’estero. Questa situazione ha sollevato allerta e preoccupazione tra gli allevatori italiani, in particolare per le condizioni in cui vivono circa 300mila degli agnelli importati, che spesso non rispettano le normative riguardanti il benessere animale e la tracciabilità.
La denuncia del Consorzio dell’Abbacchio Romano Igp
Il Consorzio dell’Abbacchio Romano Igp ha lanciato una campagna di sensibilizzazione a Roma, sottolineando come il mercato low cost e l’importazione senza garanzie stiano danneggiando interi settori. A una settimana dalla Pasqua, il consorzio ha evidenziato che il periodo festivo rappresenta un momento critico per gli allevatori nazionali, accusando il sistema di distribuzione di vendere agnelli a prezzi inferiori del 40% rispetto alla produzione certificata in Italia. Infatti, la produzione italiana di agnelli certificati ammonta a 185mila unità, di cui solo 35mila sono targate Abbacchio Romano Igp, su un totale di 75.100 capi allevati. Questo numero, già dimezzato rispetto al periodo pre-Covid, segna una tendenza preoccupante nel settore.
L’impatto del ribasso dei prezzi
Natalino Talanas, presidente del Consorzio, ha espresso il proprio rammarico per il predominio delle importazioni, che sono assai competitive, costringendo le aziende locali a fronteggiare un ribasso dei prezzi insostenibile. La disinformazione gioca un ruolo centrale in questo contesto, rendendo difficile per i consumatori discernere tra i prodotti di qualità e quelli a basso costo. Talanas ha sottolineato l’importanza di educare i consumatori riguardo la tracciabilità e la qualità dei prodotti locali, ponendo l’accento sul valore della produzione nazionale.
L’importanza della consapevolezza dei consumatori
Il Consorzio, attivo dal 2010 nella promozione del prodotto locale, si impegna a informare i consumatori su come riconoscere il valore dell’Abbacchio Romano Igp. Talanas ha spiegato come la consapevolezza del consumatore possa essere una chiave fondamentale per invertire la tendenza negativa a favore della produzione locale. La tradizione dell’Abbacchio Romano non riguarda solo il cibo, ma è parte integrante dell’identità culturale e paesaggistica della regione.
Ad ogni Pasqua, è necessario riflettere su dove acquisiamo i nostri prodotti, non solo per motivi di qualità, ma anche per sostenere l’economia locale e preservare le tradizioni culinarie storiche. Una maggiore informazione potrà garantire un futuro più sostenibile e prospero per gli allevatori locali, contribuendo a mantenere viva una tradizione che ha resistito nel tempo.