Agricoltori di Italia, Stati Uniti e Canada Uniti Contro la Guerra dei Dazi: Un’Iniziativa Diplomatica

Agricoltori di Italia, Stati Uniti e Canada Uniti Contro la Guerra dei Dazi: Un’Iniziativa Diplomatica

Agricoltori italiani, americani e canadesi uniscono le forze per affrontare la crisi dei dazi, cercando soluzioni diplomatiche per proteggere le economie locali e il commercio internazionale.
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Agricoltori di Italia, Stati Uniti e Canada Uniti Contro la Guerra dei Dazi: Un’Iniziativa Diplomatica - Gaeta.it

Una nuova alleanza tra agricoltori italiani, americani e canadesi si configura come risposta alla crisi dei dazi che sta influenzando negativamente le economie nazionali e le attività commerciali. Questo sforzo, guidato da Coldiretti e Filiera Italia, mira a mettere in atto misure diplomatiche con l’obiettivo di frenare un conflitto commerciale che potrebbe avere conseguenze gravose per imprese e cittadini in Europa e oltre oceano. L’iniziativa è emersa in seguito a un documento firmato durante il G7 agricolo di Siracusa, dove si è sottolineata l’importanza di un commercio internazionale equo, fondato sulla reciprocità e sulla trasparenza.

Gli effetti dei dazi sul commercio internazionale

Quando si parla di dazi, le conseguenze sono immediate e tangibili soprattutto per agricoltori e consumatori. Le tariffe imposte stanno portando alla chiusura di mercati storicamente consolidati e all’ingresso di prodotti esteri in cerca di nuove opportunità, alterando i prezzi di mercato. Un’analisi condotta da Coldiretti, basata su dati Istat, ha evidenziato come le tariffe aggiuntive del 25% imposte durante la prima presidenza Trump su vari prodotti agroalimentari italiani abbiano avuto un impatto drammatico. Tra il 2019 e il 2020, il valore delle esportazioni italiane è calato drasticamente, con una caduta del -15% nella frutta, -28% per carne e prodotti ittici lavorati, e -20% per liquori, mentre i formaggi e le confetture hanno segnalato una diminuzione del -19%.

Anche il settore vinicolo, inizialmente escluso dalle misure, ha subito un rallentamento significativo, registrando un -6% nelle vendite. Tali statistiche evidenziano non solo le sfide immediate, ma anche la precarietà degli scambi commerciali tra le nazioni coinvolte.

La replicabilità del problema: agricoltori americani a rischio

Non è solo l’industria italiana a soffrire; gli agricoltori americani affrontano un futuro incerto a causa delle tariffe accessorie sul loro export. Coldiretti ha analizzato la lista fornita dalla Commissione Europea riguardante i prodotti potenzialmente esposti a nuove tariffe e le previsioni non sono rassicuranti. L’eventuale reazione dell’Unione Europea potrebbe colpire importazioni di cibo americano in Italia per quasi mezzo miliardo di euro, includendo articoli di uso quotidiano come yogurt, burro, birra e superalcolici, ma anche carne di manzo e pollo. Questa situazione rappresenta quasi un terzo del valore complessivo delle vendite alimentari americane nel mercato italiano.

Azioni diplomatiche per evitare il conflitto

È evidente, quindi, che un conflitto commerciale non colpirà solamente gli agricoltori europei, ma avrà ripercussioni dirette anche su quelli americani. L’alleanza tra Coldiretti e Filiera Italia sta cercando di mobilitare tutte le risorse necessarie per evitare che la situazione si aggravi ulteriormente. L’obiettivo è semplice: lavorare insieme per proteggere gli agricoltori e i consumatori di entrambe le sponde dell’Oceano Atlantico. Hanno già iniziato un dialogo attivo con organizzazioni agricole americane come la Nfu, per valutare insieme possibili strategie e iniziative.

Il messaggio che emerge dallo scenario attuale è chiaro: i dazi danneggiano non solo le economie locali, ma anche la stabilità del commercio globale. La priorità è ora stabilire un terreno comune e trovare soluzioni praticabili per superare queste tensioni commerciali, garantendo la prosperità delle aziende agricole familiari, che rappresentano un pilastro fondamentale per entrambe le nazioni.

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