Agricoltori in protesta: sfide e soluzioni per il settore agricolo del Friuli Venezia Giulia

Agricoltori in protesta: sfide e soluzioni per il settore agricolo del Friuli Venezia Giulia

Agricoltori di Pordenone manifestano per denunciare la crisi del settore, chiedendo supporto istituzionale e riduzione della burocrazia, mentre la Regione annuncia un investimento di 250 milioni per il 2024.
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Agricoltori in protesta: sfide e soluzioni per il settore agricolo del Friuli Venezia Giulia - Gaeta.it

La recente manifestazione degli agricoltori a Pordenone ha messo in luce una crisi che colpisce profondamente il settore agricolo. Con costi di produzione che superano i ricavi, gli imprenditori rurali rivendicano maggiore attenzione e supporto sia a livello locale che europeo. L’evento, organizzato dal Comitato spontaneo Agricoltori Pordenone, ha visto la partecipazione di numerosi operatori del settore, il cui grido di aiuto è diventato più urgente.

Le difficoltà del settore agricolo

La situazione attuale dell’agricoltura è caratterizzata da una serie di sfide che mettono a rischio la sostenibilità economica delle aziende. Gli alti costi di produzione stanno creando un divario sempre più ampio tra ricavi e spese, portando molte aziende a chiudere i battenti. L’assessore regionale alle risorse agroalimentari, Stefano Zannier, ha evidenziato come il mercato attuale non tuteli adeguatamente la produzione primaria. Le aziende agricole, che costituiscono un elemento fondamentale dell’economia locale, si trovano spesso a dover affrontare situazioni finanziarie insostenibili.

Nel primo semestre del 2025, il comparto agricolo ha affrontato un aumento dei costi dei materiali e dei servizi, rendendo sempre più difficile la pianificazione e la gestione delle attività quotidiane. Le aziende, che tradizionalmente hanno sempre rappresentato un punto di riferimento per la comunità locale, si trovano a dover lottare non solo per la loro sopravvivenza economica, ma anche per il riconoscimento del loro valore socio-culturale.

La manifestazione e le sue rivendicazioni

La manifestazione svoltasi a Pordenone non è stata solo un modo per far sentire la voce degli agricoltori, ma si è anche trasformata in un momento di riflessione su problematiche ben più ampie. A partire dal raduno dei trattori nell’area del centro commerciale ‘Meduna‘, il corteo ha attraversato le vie della città, culminando in un presidio nella centrale piazza XX Settembre. Qui, gli agricoltori hanno ribadito l’importanza di affrontare questioni come la burocratizzazione e l’accordo UE-Mercosur.

L’elevata burocrazia, spesso giudicata come un ostacolo alla competitività, crea oneri aggiuntivi che non fanno altro che compromettere ulteriormente i bilanci. Le voci degli agricoltori hanno chiesto non solo un abbattimento delle pratiche burocratiche, ma anche l’intervento delle istituzioni per garantire un futuro alle piccole e medie imprese agricole.

Gli interventi della Regione

In questo contesto, l’assessore Zannier ha comunicato che la Regione Friuli Venezia Giulia prevede un contributo significativo per il settore agricolo: 250 milioni di euro stanziati per il 2024. Questo investimento rappresenta un passo importante, poiché evidenzia la volontà delle istituzioni di sostenere un settore che, pur essendo fondamentale, ha bisogno di un’attenzione costante.

Zannier ha voluto ricordare che, nonostante le difficoltà attuali, il sistema dei pagamenti introdotto lo scorso anno ha l’obiettivo di fornire una risposta efficace alle esigenze delle aziende agricole. La riforma della Politica Agricola Comune richiede però un periodo di assestamento, un fattore che non va sottovalutato. Solo una volta superate queste difficoltà, si potrà sperare in un miglioramento delle condizioni di lavoro nel settore.

La manifestazione di Pordenone ha così rappresentato non solo un momento di protesta, ma anche un’opportunità per rinnovare l’impegno delle istituzioni e degli agricoltori a lavorare insieme per una soluzione che sia efficace e sostenibile nel lungo termine.

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