Agricoltori in rivolta: richiesta di tavolo di confronto e manifestazione nazionale

Agricoltori in rivolta: richiesta di tavolo di confronto e manifestazione nazionale

Il movimento “Trattori” chiede un tavolo di confronto con la politica per affrontare la crisi agricola e della pesca in Italia, culminando in una manifestazione nazionale a Roma il 19 marzo.
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Agricoltori in rivolta: richiesta di tavolo di confronto e manifestazione nazionale - Gaeta.it

La crisi che attanaglia il settore agricolo e quello della pesca in Italia sta portando a un crescente fermento tra i cosiddetti Trattori, un movimento che rappresenta le realtà locali impegnate nella salvaguardia delle produzioni agricole nazionali. Questo gruppo ha annunciato un appello indirizzato a tutti i partiti italiani e ai presidenti di Camera e Senato, chiedendo l’istituzione di un tavolo di confronto con la politica. Contestualmente, è prevista a Roma, per il 19 marzo, una manifestazione nazionale al Campidoglio per sensibilizzare l’opinione pubblica e il governo sulle gravi problematiche che interessano il settore.

La richiesta di ascolto della categoria

Durante una recente conferenza stampa alla Camera dei deputati, i rappresentanti del Consiglio Unitario della Mobilitazione contro la crisi hanno ribadito l’importanza di un tavolo di confronto. “Abbiamo già avanzato proposte e aspettiamo risposte concrete,” ha dichiarato Gianni Fabbris, portavoce del movimento. Questo invito non è nuovo: già a gennaio, era stata fatta una richiesta formale al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, senza però ricevere alcun riscontro. La mancanza di dialogo con le istituzioni è percepita come un segnale di disinteresse nei confronti delle difficoltà che affrontano gli agricoltori, e per questo si chiede un’attenzione particolare da parte di tutti i livelli di governo.

Il movimento Trattori si propone di rappresentare la voce di una categoria che, da anni, insiste sulla necessità di un dialogo costruttivo. La crisi nel settore non è solo economica, ma anche culturale, dato che l’Italia vanta famiglie agricole storiche che devono affrontare la chiusura delle loro imprese. Le realtà locali, unite attraverso il Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani , rivendicano proposte specifiche per il rilancio del settore, con un focus particolare su sostenibilità e su un Made in Italy autentico.

La marcia verso Roma e la lotta per il Made in Italy

La manifestazione del 19 marzo rappresenta un momento cruciale per il movimento Trattori. L’evento, che si svolgerà a Roma in Campidoglio, non è solo un’opportunità di visibilità, ma anche un’occasione per far sentire la voce degli agricoltori a livello nazionale. Prima dell’evento, Daniela Rossi di Riscatto Agricolo Lombardia ha programmato un presidio davanti alla sede Rai di Milano, con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini su questioni riguardanti il cibo sano e il vero Made in Italy. La campagna mira a contrastare l’immagine distorta del settore, sempre più identificato con prodotti di scarsa qualità, travisati come Made in Italy.

Accrescere la consapevolezza dei cittadini sui temi della produzione agricola rappresenta una delle priorità. Attraverso iniziative di divulgazione, il movimento Trattori intende informarli sulle problematiche che riguardano la produzione alimentare e la necessità di un consumo etico e responsabile. Nel contesto attuale, la petizione avviata nei municipi rurali per dichiarare lo stato di crisi nel settore agricolo è un altro passo verso la sensibilizzazione e la mobilitazione collettiva.

La situazione attuale del settore agricolo

Negli ultimi due decenni, l’Italia ha visto una riduzione drammatica delle imprese agricole e di pesca, con circa la metà di queste attività costrette a chiudere i battenti. “Siamo un movimento maturo,” ha continuato Fabbris, sottolineando che non vogliono essere identificati con forze politiche specifiche, ma che la loro azione è guidata da proposte concrete e idee per affrontare le scelte politiche che hanno contribuito allo spopolamento delle aree rurali.

Il passaggio da un paese dedito alla produzione alimentare a una nazione caratterizzata da una piattaforma commerciale porta con sé problematiche gravi. La rilevanza della difesa del vero Made in Italy emerge come un tema centrale, poiché viene spesso sostituita da interessi commerciali a scapito delle produzioni locali. La lotta per un’agricoltura sostenibile e la protezione delle tradizioni locali diventa cruciale per garantire un futuro alle nuove generazioni di agricoltori e per preservare l’identità del paese attraverso le sue radici agroalimentari.

La mobilitazione dei Trattori è quindi parte integrante di un movimento che sta cercando di risollevare la dignità del lavoro agricolo in Italia, accettando la sfida di costruire un futuro migliore per il settore.

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