L’agricoltura sta emergendo come un settore chiave per il futuro in Italia, secondo un recente rapporto di Coldiretti e Censis. Durante il Forum dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, tenutosi a Villa Miani a Roma, è stato rivelato che una percentuale significativa della popolazione italiana si mostra positiva nei confronti delle opportunità offerte dal mondo agricolo. Questo editing della percezione, che supera sequenze tradizionali e stereotipi legati al mondo rurale, è un segnale forte di cambiamento culturale e sociale.
Il nuovo ruolo dell’agricoltura nella società italiana
Il 64% degli italiani crede fermamente che l’agricoltura rappresenti una naturale evoluzione della società e del mercato del lavoro, capovolgendo l’immagine nostalgica di un passato distante. Questo cambiamento di mentalità è particolarmente accentuato tra i genitori: il 75% di coloro che hanno figli o nipoti preferirebbe vederli impegnati nei lavori dei campi piuttosto che in altre professioni. Un aspetto interessante emerso dal rapporto è la fiducia riposta nella figura dell’agricoltore, ritenuta significativa dall’89% degli intervistati. Il lavoro degli agricoltori ha infatti costruito un forte capitale di riconoscimento pubblico, dovuto alle continue lotte per garantire cibo tracciabile e di qualità.
Questa fiducia si riflette in un crescente interesse per la produzione agricola sostenibile, evidenziata dal supporto che l’87% della popolazione fornisce alle iniziative legate a pratiche agricole responsabili. I consumatori sono sempre più consapevoli e sensibili ai temi della salute e della sostenibilità, cercando prodotti non solo buoni, ma anche responsabili.
La diplomazia dei mercati contadini: un modello globale
Coldiretti ha messo in luce un’emergente “diplomazia dei mercati contadini“, che mira a diffondere modelli agricoli sostenibili a livello globale. Questa iniziativa si concretizza con l’apertura di mercati contadini come quello recentemente inaugurato ad Alessandria d’Egitto, parte del progetto denominato ‘Mediterranean and African Markets Initiative’. Tale progetto, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri attraverso la Fondazione Campagna Amica, mira a creare una rete di mercati in tutto il Mediterraneo e in Africa.
Questo approccio non solo rafforza i legami tra agricoltori e consumatori, ma rappresenta anche un significativo passo verso la sovranità alimentare. Creare mercati contadini in Paesi come Albania, Tunisia, Kenya e Libano non è solo un modo per promuovere il prodotto locale, ma anche un’opportunità per le popolazioni di riappropriarsi della salute alimentare e autogestire i processi decisionali riguardanti il cibo.
Verso un futuro alimentare sostenibile
La crescente consapevolezza sull’importanza del cibo e delle sue origini sta trasformando l’agricoltura in un settore di primaria importanza per il futuro. Le iniziative come quella dei mercati contadini dimostrano la volontà di sviluppare filiere alimentari locali che possano generare un impatto positivo sulle comunità meno forti economicamente. Le esperienze consolidate in Italia si stanno proponendo come modelli da seguire su scala globale, offrendo spunti su come traslare le buone pratiche agricole e alimentari in contesti difficili, contribuendo così alla prosperità delle popolazioni.
La sfida è quindi quella di garantire che questi sviluppi portino benefici diretti e misurabili, coinvolgendo attivamente le comunità locali nel processo di crescita e cambiamento, per un futuro sempre più orientato verso la qualità e la sostenibilità.
Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Sara Gatti