Il 16 marzo 2025 ha avuto luogo a Roma una significativa conferenza su agricoltura e sovranità alimentare, promossa dalla SSML Scuola Superiore di Mediazione Linguistica e dall’Istituto di Grado Universitario San Domenico. L’evento ha visto la partecipazione del noto agroecologo Miguel A. Altieri, professore emerito di agroecologia all’Università di Berkeley, California. L’incontro si è concentrato sull’importanza dell’agroecologia come possibile risposta alle sfide ambientali e sociali attuali, in un contesto caratterizzato da crisi multiple.
La conferenza e il suo significato
La conferenza, parte di un ciclo di eventi chiamato Stati Generali, ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche fondamentali per la società, in particolare riguardo al legame tra agricoltura e giustizia alimentare. Non è la prima iniziativa di questo genere: il ciclo ha già visto il suo avvio lo scorso ottobre con un incontro dedicato a legalità e giustizia, seguito da una conferenza su informazione e propaganda nel novembre 2024. A gennaio 2025, si è svolto un ulteriore incontro focalizzato su sanità e salute, sottolineando l’intento degli organizzatori di coprire una serie di argomenti cruciali per il benessere collettivo.
Il successo della conferenza del 16 marzo è stato amplificato dalla presenza di oltre 15 relatori, ognuno dei quali ha portato il proprio contributo su come affrontare le crisi alimentari e ambientali contemporanee. Gli interventi, che spaziano dall’agroecologia alla sostenibilità, saranno resi disponibili sul sito di ImolaOggi.it, consentendo a un pubblico più ampio di accedere a queste informazioni importanti.
Il contributo di Miguel A. Altieri
Miguel A. Altieri ha esposto il suo pensiero sul ruolo dell’agroecologia nel promuovere strategie sostenibili per l’agricoltura, enfatizzando il legame tra tradizione e innovazione. La sua affermazione che “dalla tradizione… il futuro” sintetizza l’idea che pratiche agricole antiche, provenienti da vari contesti culturali, possono fornire risposte efficaci alle problematiche attuali. Altieri ha evidenziato come molte pratiche agroecologiche siano state storicamente testate e come queste possano ora servire per affrontare le sfide poste dalla crisi climatica, dall’erosione della biodiversità e dalla crescente disuguaglianza sociale.
L’agroecologia non è solo un approccio alla gestione della produzione agricola. Secondo Altieri, essa rappresenta una visione olistica in cui l’agricoltore assume un ruolo attivo non solo come produttore, ma anche come custode del territorio. Questo approccio richiede un cambiamento nel modo di pensare l’agricoltura, incoraggiando comunità e individui a ripensare le proprie pratiche alimentari, rispettando al contempo le risorse naturali.
Prossimi passi e iniziative future
La conferenza ha dimostrato il crescente interesse verso la sovranità alimentare e la necessità di promuovere sistemi agricoli più sostenibili. Con un programma che si estende su vari appuntamenti, gli organizzatori intendono continuare a esplorare temi rilevanti per il futuro della società. La discussione su agroecologia, giustizia sociale e sostenibilità alimentare è destinata a proseguire, con un’attenzione particolare a come tali argomenti possano essere sensibilizzati nella coscienza collettiva.
Non è da sottovalutare l’importanza di eventi come questo per creare una rete di collaborazioni tra professionisti del settore, accademici e cittadini, con l’obiettivo di affrontare e risolvere problematiche concrete legate all’agricoltura e alla nostra alimentazione quotidiana. L’interesse dimostrato dai partecipanti riflette una volontà di cambiamento e una crescente apprensione per il futuro del nostro pianeta e delle risorse che ci offre.