L’agricoltura europea si trova al centro di un acceso dibattito, dopo la recente riunione dei ministri del settore avvenuta all’Agrifish. Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, ha espresso preoccupazione riguardo alle proposte relative alla Politica Agricola Comune e alla fusione con i fondi di coesione. Queste discussioni hanno evidenziato questioni cruciali per il futuro delle piccole e medie imprese agricole in Europa, già colpite da numerose sfide.
La riunione dei ministri dell’agricoltura europei
Nella giornata di ieri, i ministri dell’agricoltura dei vari Paesi membri dell’Unione Europea si sono incontrati per discutere questioni rilevanti per il settore primario. Temi come le politiche generali dell’Unione Europea e l’organizzazione della Pac sono stati al centro dell’attenzione. Durante l’incontro, è emerso un tema particolarmente controverso: l’eventuale fusione della Pac con i fondi di coesione. Questo accorpamento ha suscitato un acceso dibattito tra i rappresentanti del settore, innanzitutto per le sue implicazioni sulle risorse destinate all’agricoltura.
Secondo Tiso, la proposta di unire la Pac ai fondi di coesione è ritenuta “illogica e fuori luogo”. La confederazione degli agricoltori europei evidenzia che tale fusione potrebbe ridurre le risorse a disposizione delle piccole e medie aziende agricole, che già stanno affrontando gravi difficoltà . Molti agricoltori si trovano ad affrontare non solo le sfide economiche, ma anche una crisi di mercato in crescita e i drammatici effetti dei cambiamenti climatici.
Le conseguenze dell’accorpamento per le piccole e medie aziende
La Pac è considerata un elemento fondamentale per garantire la competitività e la sostenibilità delle piccole e medie imprese agricole. Accorpare questo strumento con i fondi di coesione, secondo Confeuro, significherebbe svuotarne il contenuto e compromettere la missione principale che sostiene le aziende agricole in Europa. La confederazione solleva preoccupazioni sui tagli alle risorse e sull’incapacità di supportare adeguatamente le piccole realtà agricole, indispensabili per il mantenimento della sicurezza alimentare.
I piccoli agricoltori, sempre più messi sotto pressione, hanno bisogno di un sostegno diretto e mirato. La Pac, attraverso finanziamenti e misure specifiche, ha fatto sì che essi potessero operare in un mercato competitivo. Un’eventuale riduzione di queste risorse creerebbe un gap insostenibile, rischiando di far scomparire molte piccole aziende e aumentando la concentrazione delle risorse nelle mani di pochi grandi produttori.
La richiesta di un nuovo pilastro per le assicurazioni agricole
Confeuro non si limita a mettere in guardia sui rischi dell’accorpamento, ma sollecita anche l’Unione Europea a istituire un nuovo pilastro della Pac dedicato esclusivamente alle assicurazioni agricole. Tiso afferma che con il crescente numero di eventi climatici estremi, è essenziale che gli agricoltori abbiano accesso a coperture adeguate. Questa protezione non solo garantirebbe il reddito degli agricoltori, ma contribuirebbe anche alla sicurezza alimentare non solo dell’Italia, ma dell’intera Unione Europea.
Le assicurazioni agricole rappresentano uno strumento cruciale per mitigare i danni derivanti da condizioni avverse. La disponibilità di polizze adeguate potrebbe aiutare alle piccole e medie imprese agricole di affrontare le sfide senza dover chiudere i battenti. La sicurezza alimentare, un tema sempre più centrale nei dibattiti politici europei, si basa anche sulla capacità degli agricoltori di produrre in modo sostenibile e a lungo termine.
L’appello di Confeuro rimarca la necessità di una protezione adeguata per il settore agricolo, affinché i produttori possano continuare a garantire cibo di qualità ai cittadini europei e a sostenere l’economia locale. Le sfide future richiedono una visione chiara e pratiche supportate dalle istituzioni per garantire un settore agricolo resiliente e prospero.