Agrifood Future 2024: focus su povertà, innovazione e sostenibilità a Salerno

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Agrifood Future 2024: focus su povertà, innovazione e sostenibilità a Salerno - Fonte: Ansa | Gaeta.it

La seconda giornata di Agrifood Future 2024 si è svolta oggi a Salerno, mettendo sotto i riflettori temi cruciali come la povertà, lo spreco alimentare, la geopolitica dell’agrifood, e le strategie innovative per garantire la sostenibilità del FoodSystem. Questo evento, organizzato da Unioncamere e dalla Camera di Commercio di Salerno, ha riunito esperti, imprenditori e protagonisti del settore per immaginare un futuro più sostenibile e consapevole.

L’urgenza dell’innovazione: la voce delle imprese

Il ruolo delle imprese nel cambiamento climatico

Nella tavola rotonda, il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, ha sottolineato l’importanza per le imprese, in particolare nel Mezzogiorno, di adottare tecnologie avanzate per fronteggiare i cambiamenti climatici imminenti. Prete ha commentato: “È diventato indispensabile che le aziende si attrezzino, non solo per rispettare normative sempre più severe, ma anche per garantire la propria competitività sul mercato.” Le azioni concrete a favore della sostenibilità si traducono per molte realtà italiane in investimenti significativi nelle tecnologie verdi, dall’energia rinnovabile all’irrigazione intelligente, con l’obiettivo di diminuire l’impatto ambientale e promuovere pratiche agricole più responsabili.

Innovazione come strumento di cambiamento

Nuove strategie e soluzioni tecnologiche vengono presentate come strumenti irrinunciabili per il futuro. “Ad Agrifood Future, stiamo cercando di fornire alle imprese non solo un supporto teorico ma strumenti pratici per il cambiamento,” ha dichiarato Prete. Sia piccole che grandi aziende agricole stanno adottando innovazioni che spaziano dall’uso di droni per la sorveglianza dei campi fino all’implementazione di sistemi di tracciamento per garantire la qualità e la sostenibilità dei prodotti lungo tutta la filiera. In questo contesto la tecnologia non rappresenta solo un’opzione, ma un vero e proprio alleato nella lotta contro il cambiamento climatico.

Premi e riconoscimenti: storie di successo

Il premio AgriFood Future a Alberta Nana Akyaa Akosa

Il riconoscimento più importante di questa giornata è andato a Alberta Nana Akyaa Akosa, consulente strategica ghanese e fondatrice della Agrihouse Foundation. Durante la cerimonia di premiazione, Prete ha elogiato Akosa per il suo straordinario contributo nella creazione di opportunità di mercato per gli agricoltori e nella promozione di pratiche agricole sostenibili. “La sua visione ha cambiato il volto di molte aziende in Ghana rendendole più competitive e consapevoli,” ha affermato il presidente di Unioncamere. Akosa ha lavorato instancabilmente per formare agricoltori nel settore della gestione finanziaria e dell’uso delle tecnologie innovative, elementi che hanno notevolmente incrementato la redditività delle imprese agricole.

Povertà e spreco alimentare: una connessione ineludibile

La sfida dello spreco alimentare

Durante il panel dedicato al tema “Povertà e spreco alimentare: due facce della stessa medaglia“, il professor Andrea Segrè dell’Università di Bologna ha evidenziato l’urgenza di intervenire contro il fenomeno degli sprechi alimentari. L’esperto ha svelato che il valore del cibo sprecato in Italia ammonta a ben 7,2 miliardi di euro, cifra che si accompagna ai costi di smaltimento e tassa sui rifiuti. “È fondamentale agire per razionalizzare l’uso delle risorse alimentari. Utilizziamo strumenti come la nostra app Sprecometro per sensibilizzare le persone sull’importanza di non buttare via il cibo,” ha commentato Segrè.

Il contributo della tecnologia nella lotta allo spreco

Segrè ha inoltre evidenziato che la tecnologia può giocare un ruolo cruciale nella riduzione degli sprechi alimentari, offrendo soluzioni pratiche per una migliore gestione delle scorte alimentari nei ristoranti e nelle aziende. In quest’ottica, ridefinire le abitudini di consumo diventa indispensabile, non solo per arginare il problema della povertà, ma anche per costruire un futuro alimentare più sostenibile per tutti.

La cultura gastronomica e la promozione del Made in Italy

Alessandro Borghese: un ambasciatore del Made in Italy

Un altro momento significativo della manifestazione è stato il collegamento con Alessandro Borghese, noto chef e promoter della cultura gastronomica italiana, che è stato premiato per il suo costante impegno nella valorizzazione del Made in Italy. “Ricevere questo riconoscimento a Salerno, nell’ambito di Agrifood, è un grande onore per me. In 30 anni di carriera ho cercato di difendere e promuovere la nostra cucina,” ha affermato Borghese. Il suo entusiasmo per il patrimonio enogastronomico italiano ha ispirato molti a riscoprire la bellezza e la qualità dei prodotti locali, fungendo da ponte tra tradizione e innovazione.

Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2024 da Sofia Greco

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