L’evento di punta del settore vinicolo, il Vinitaly, ha visto il suo 57° anno di attività con un convegno dedicato all’agrivoltaico applicato alla viticoltura. L’incontro, svoltosi a Verona, ha riunito esperti e rappresentanti delle istituzioni, tutti uniti dall’obiettivo di esplorare come l’innovazione tecnologica possa coesistere con le tradizioni millenarie della produzione vinicola. L’agrivoltaico emerge come una soluzione che non solo promuove la sostenibilità, ma anche la qualità del vino.
L’importanza dell’agrivoltaico per la viticoltura
Il convegno, moderato da Davide Gangi, ha portato alla luce le potenzialità dell’agrivoltaico nel settore vinicolo. Questo sistema, che integra la produzione di energia tramite pannelli fotovoltaici con l’attività agricola, rappresenta una risposta concreta ai problemi legati al cambiamento climatico e alla scarsità di risorse. I partecipanti hanno esplorato come l’ombreggiatura fornita dai pannelli possa influenzare positivamente la crescita delle viti e la qualità dell’uva.
Interventi di esperti, tra cui l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, hanno sottolineato l’importanza di questo approccio per valorizzare le peculiarità del territorio pugliese, famoso per i suoi vini. L’agrivoltaico si propone quindi come un punto di incontro tra innovazione e tradizione, con l’obiettivo di mantenere la sostenibilità ambientale.
Ricerche pionieristiche e risultati tangibili
Una delle personalità più influenti nel campo dell’agrivoltaico, il professor Maurizio Boselli, ha condiviso la sua esperienza di ricerca in Valpolicella. Il professor Boselli ha condotto un progetto dal 2009, utilizzando pannelli fotovoltaici sovrapposti ai vigneti. Questa ricerca ha rivelato effetti positivi sorprendenti sulla maturazione dell’uva e sulla qualità del vino. Le varietà di uva esposte all’ombreggiatura hanno mostrato un equilibrio ideale tra zuccheri e acidità, oltre a sviluppare profili aromatici più complessi rispetto alle uve coltivate al sole. Questo lavoro ha avuto notevole risalto internazionale, contribuendo ad una crescente attenzione verso l’agrivoltaico.
L’esperienza sul campo e le prospettive future
Pasquale Venerito, ricercatore del CRSFA di Locorotondo, ha presentato i risultati delle microvinificazioni effettuate su uve coltivate in ambienti agrivoltaici. Venerito ha riscontrato caratteristiche distintive nei mosti, con una freschezza e una complessità aromatica superiori rispetto a quelle prodotte in condizioni tradizionali. Le varietà studiate, tra cui Bianco di Alessano e Bombino bianco, si sono dimostrate particolarmente adattabili e promettenti per questa pratica. Questi risultati offrono un forte incentivo alla coltivazione agrivoltaica, positivamente legata all’innovazione nel mondo vinicolo.
I benefici pratici per l’agricoltura pugliese
Franco Dell’Acqua, direttore di Coldiretti Taranto, ha approfittato dell’occasione per evidenziare i vantaggi diretti dell’agrivoltaico per i coltivatori pugliesi. Oltre a fornire energia rinnovabile, il sistema contribuisce a una gestione più efficiente delle risorse idriche. Attraverso l’uso di tecnologie come i sensori per la fertirrigazione, è possibile limitare gli sprechi e ottimizzare l’uso dell’acqua e dei fertilizzanti. Queste tecniche promettono di migliorare la sostenibilità economica e ambientale delle aziende agricole della regione.
Una visione innovativa: la Vigna Agrivoltaica di Comunità
L’incontro è stato chiuso da Nicola Mele, co-fondatore della Vigna Agrivoltaica di Comunità, che ha presentato un progetto ambizioso. Situato su 12 ettari nelle Matine, il progetto mira a unire la tradizione vitivinicola con l’innovazione tecnologica per creare un modello agricolo sostenibile. Con una previsione di produzione di 5mila-20mila bottiglie per il 2025, il progetto rappresenta un laboratorio di sperimentazione per il futuro del settore vinicolo.
Il convegno di questo anno quindi non rappresenta solo un incontro tra esperti, ma una vera e propria mappa della direzione futura dell’agricoltura e della viticoltura, con l’agrivoltaico come protagonista rilevante.