Airalzh onlus celebra dieci anni di impegno nella lotta contro l’Alzheimer, con un bilancio che testimonia il sostegno e la fiducia di donatori privati. Negli ultimi dieci anni, l’associazione ha investito oltre 4 milioni di euro in iniziative per la ricerca, contribuendo a 82 assegni di ricerca e finanziando 26 progetti rivolti a ricercatori under 40. Alessandra Mocali, presidente dell’Associazione italiana ricerca Alzheimer, ha condiviso questi traguardi durante una conferenza stampa tenutasi a Roma presso il ministero della Salute.
I risultati raggiunti da Airalzh onlus
Assegni di ricerca e progetti innovativi
Dal momento della sua fondazione, Airalzh onlus ha dimostrato un forte impegno nel sostenere la ricerca scientifica sull’Alzheimer. L’associazione ha gestito 82 assegni di ricerca, destinati a ricercatori e professionisti del settore. Inoltre, ha promosso 26 progetti focalizzati su giovani ricercatori sotto i 40 anni, incentivando così un futuro nel campo della medicina e della neurologia. Il finanziamento totale, superiore a 4 milioni di euro, evidenzia l’importanza del supporto da parte di donatori di ogni dimensione, che hanno reso possibile tale impresa.
La presidente Mocali ha sottolineato il senso di orgoglio per questi risultati, attribuendo il merito ai numerosi donatori che, nel corso degli anni, hanno creduto nel valore della ricerca e nei progetti promossi dall’associazione. Ogni contributo, piccolo o grande che sia, è stato fondamentale nel percorso di crescita di Airalzh, consolidando la reputazione dell’associazione come punto di riferimento nella ricerca sull’Alzheimer in Italia.
I progetti di ricerca finanziati
Focus su prevenzione e terapie innovative
Gli investimenti effettuati da Airalzh non si limitano solo al sostegno finanziario, ma si estendono a progetti di ricerca volti a migliorare la prevenzione, la diagnosi precoce, l’individuazione dei bersagli terapeutici e lo sviluppo di nuove terapie farmacologiche per l’Alzheimer. Questi ambiti rappresentano il fulcro delle attività di ricerca, a dimostrazione dell’impegno costante nel cercare soluzioni efficaci per affrontare la malattia.
Quest’anno, Airalzh ha lanciato tre bandi significativi: Agyr, il primo Airalzh Starting Grants, dedicato a progetti di medicina translazionale; un bando per la terapia artistica ; e altri programmi che puntano a integrare diverse discipline nella ricerca sull’Alzheimer. La possibilità di attingere a nuove risorse e idee stimolanti è essenziale per promuovere approcci innovativi nella cura della malattia, coinvolgendo esperti provenienti da vari ambiti della scienza.
Sostenere la ricerca tramite la creatività
Iniziative di crowdfunding artistiche
Una delle iniziative più interessanti presentate da Alessandra Mocali riguarda l’uso della creatività come strumento di raccolta fondi. Grazie ai disegni di una paziente, la famiglia ha contribuito con materiale artistico per la creazione di saponette e quaderni. I prodotti, stampati in collaborazione con l’azienda Pigna, sono in vendita nei centri Coop e il ricavato sarà destinato alla ricerca sull’Alzheimer. Questo nuovo approccio dimostra come arte e scienza possano fondersi per sostenere attività di ricerca necessarie per la lotta contro questa malattia devastante.
L’Art-therapy non è solo un modo per raccogliere fondi, ma anche un interessante focus di studio, in quanto può rivelarsi una modalità terapeutica per i pazienti affetti da Alzheimer, contribuendo al miglioramento della loro qualità di vita. Questo tipo di iniziative rappresenta un esempio di come il coinvolgimento della comunità e la creatività possano generare impatti significativi nella ricerca scientifica.
Airalzh onlus, con il suo decennale impegno, si conferma pertanto come un ente cruciale nella promozione della ricerca sull’Alzheimer, continuando a lottare per una migliore comprensione e cura di una delle malattie più complesse del nostro tempo.