Airbus chiude il 2024 con un bilancio positivo e guarda al futuro nel settore dell’aviazione commerciale. Con la consegna di 766 aeromobili commerciali e un utile netto di 4,2 miliardi di euro, la società europea ha raggiunto i suoi obiettivi di performance. Tuttavia, le prospettive per il 2025 si colorano di incognite e sfide, con l’azienda che prevede un incremento moderato nelle consegne di velivoli commerciali.
I risultati finanziari del 2024: consegne e profitti
Il 2024 per Airbus è stato un anno decisamente proficuo. Il costruttore europeo ha consegnato 766 aeromobili commerciali, alimentando ricavi per 69,2 miliardi di euro, con una crescita del 6% rispetto all’anno precedente. L’utile netto ha registrato un incremento del 12%, attestandosi a 4,2 miliardi di euro, soddisfacendo con successo gli obiettivi prefissati dai dirigenti. L’azienda ha raggiunto 80 rispettivi clienti con le sue consegne, un dato che sottolinea la continua richiesta di nuovi aerei nonostante le fluttuazioni del mercato.
Questi risultati riflettono non solo la resilienza del business, ma anche una strategia di vendita ben congegnata che ha visto l’implementazione di nuovi modelli di aerei e una continua innovazione in termini di sostenibilità ed efficienza. Tuttavia, il 2025 si preannuncia come un anno di moderata crescita, con l’azienda pronta a fare i conti con fattori esterni che potrebbero influenzare negativamente la sua performance.
Previsioni per il 2025: consegne e fattori di rischio
Guardando al 2025, Airbus prevede di consegnare circa 820 aeromobili commerciali, corrispondente a un aumento del 7% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, questo obiettivo si colloca nella parte bassa delle stime formulate dagli analisti, mostrando una prudenza di fondo. Infatti, la società potrebbe affrontare un anno di stagnazione, con utili rettificati prima delle imposte e degli interessi stimati a 7 miliardi di euro e un flusso di cassa di circa 4,5 miliardi.
Questa stima non prende in considerazione eventuali incrementi daziari che potrebbero essere introdotti dalla nuova amministrazione americana guidata da Donald Trump. Infatti, il CEO Guillaume Faury ha ribadito che una possibile imposizione di dazi potrebbe spingere Airbus a dare priorità alle consegne verso i clienti non statunitensi, se le tariffe dovessero interrompere le importazioni nel Paese. La società ha già sentito l’impatto delle tensioni commerciali e delle incertezze economiche globali, che potrebbero ostacolare ulteriormente le sue prospettive nel mercato americano.
Strategie per affrontare le incertezze future
Per affrontare tali incertezze, Airbus sta esplorando diverse strategie operative. Durante un’intervista con CNBC, Faury ha sottolineato come l’azienda possa adattarsi a un contesto mutevole, anticipando le consegne a clienti globali che dimostrano un forte interesse per i nuovi velivoli. “Abbiamo una grande domanda dal resto del mondo, quindi affrontiamo difficoltà significative per le consegne negli Stati Uniti, ma possiamo anche adattarci anticipando le consegne ad altri clienti,” ha dichiarato Faury.
Il focus sulla diversificazione del portafoglio clientelare e una corrispondente adattabilità nelle operazioni potrebbero rivelarsi cruciali nel garantire una crescita sostenibile nel lungo periodo. Inoltre, Airbus continuerà a investire in innovazione e sostenibilità , assicurando che i suoi prodotti rimangano competitivi nel panorama globale dell’aviazione.