La stagione invernale si avvicina e con essa torna l’operatività dell’Aiut Alpin Dolomites, un importante servizio di elisoccorso attivo nelle splendide Dolomiti. Nei precedenti mesi invernali, il servizio ha effettuato un numero significativo di interventi, evidenziando l’importanza della sicurezza sulle piste e nelle aree montane. Con un’attenzione particolare alla sicurezza degli sportivi e degli amanti della montagna, è fondamentale riconoscere il lavoro svolto da professionisti altamente qualificati e ben equipaggiati.
Interventi dell’elisoccorso nella stagione invernale precedente
Durante il corso dell’ultima stagione invernale, Aiut Alpin Dolomites ha eseguito un totale di 524 interventi. Di questi, 86 sono stati effettuati con l’ausilio di visori notturni, sottolineando così l’importanza della tecnologia nei soccorsi notturni. La maggior parte degli interventi ha avuto a che fare con incidenti sulle piste da sci, ma non sono mancati anche interventi legati a emergenze sanitarie, incidenti durante attività di sci alpinismo e varie situazioni problematiche in attività ricreative e lavorative.
Particolarmente rilevante è il fatto che otto di questi interventi sono stati svolti a seguito di incidenti legati a valanghe. Il bilancio è tragico, con 21 vittime recuperate, di cui 18 a causa di emergenze sanitarie e 3 per traumi. Questi dati evidenziano non solo la necessità di un pronto soccorso efficiente ma anche la vulnerabilità degli appassionati di sport invernali e della montagna.
Dettagli operativi del servizio di elisoccorso
Il servizio di pronto intervento dell’Aiut Alpin Dolomites garantisce operatività tutti i giorni dalle 08:00 alle 20:00, con un’ulteriore estensione programmata dalle 06:00 alle 22:00 durante la stagione invernale. Questa strategia operativa è importantissima per rispondere efficacemente alle emergenze nelle diverse ore del giorno, garantendo maggiore accessibilità ai soccorsi in un periodo dell’anno particolarmente critico.
L’elicottero in dotazione è un H 135 T3 della Airbus, attrezzato con un verricello lungo 90 metri. Questo modello, con un carico utile di 272 kg e un doppio gancio baricentrico per il trasporto di umani, offre un supporto fondamentale per il recupero di infortunati in condizioni difficili. L’equipaggio, che opera dalla base di Pontives, è composto da un pilota, un tecnico verricellista, un medico anestesista e un elisoccorritore alpino, professionisti messi a disposizione dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico o dal Bergrettungsdienst Alpenverein Südtirol.
Supporto aggiuntivo e unità specializzate
Presso la base di Pontives è presente anche una unità cinofila, che sarebbe messa a disposizione da diversi enti, tra cui il Sagf, Polizia di Stato, CNSAS e BRD. Questo tipo di supporto è cruciale nelle operazioni di ricerca e soccorso, in particolare in situazioni dove le condizioni atmosferiche o la difficoltà dell’ambiente montano rendono le operazioni di ricerca più complesse.
Le unità cinofile, addestrate per il recupero di persone disperse o intrappolate, stanno diventando una parte integrante delle operazioni di soccorso, offrendo un ulteriore livello di sicurezza e impegno per garantire il benessere degli alpinisti e dei turisti in montagna. Questi professionisti, assieme all’equipaggio dell’elicottero, rappresentano il primo soccorso in situazioni critiche, pronte a intervenire in ogni momento dell’anno, ma con un focus particolare durante la stagione invernale.
Ultimo aggiornamento il 6 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano