Una grave alluvione ha colpito la Spagna tra ottobre e novembre, lasciando molte persone in difficoltà. Per rispondere a questa emergenza, l’organizzazione non profit ‘Salvati per servire’, originaria dell’Abruzzo, ha avviato una raccolta fondi e lanciato il progetto ‘Insieme per la Spagna’. Fondata nel 2012 come associazione di volontariato di Protezione Civile, ‘Salvati per servire’ offre supporto pratico e morale a chi ne ha bisogno, dimostrando una volta di più il suo impegno per le comunità in difficoltà.
La missione della onlus abruzzese
‘Salvati per servire’, sotto la guida del pastore evangelico Corrado Camagna, ha attivato una serie di interventi umanitari in risposta alle emergenze, utilizzando la sua base logistica in Romania. La onlus offre una rete di supporto che non solo si occupa di offrire aiuti materiali, ma anche di restituire dignità a chi ha subito perdite devastanti. L’approccio dell’associazione si basa sull’ascolto delle esigenze locali e sulla mobilitazione di volontari esperti, capaci di gestire situazioni critiche.
Un esempio significativo è rappresentato da Ilhor Denysov, un giovane volontario con una storia personale complessa. Originario dell’Ucraina, è stato coinvolto nel conflitto del suo paese e, fortunatamente, ha trovato rifugio e opportunità di crescita in Italia. Attraverso la sua partecipazione a ‘Salvati per servire’, ha potuto trasformare le sue esperienze difficili in una missione di solidarietà, affiancando gli aiuti umanitari nei momenti di crisi.
Ilhor Denysov: dal conflitto alla solidarietà
Ilhor è arrivato in Italia dopo aver vissuto l’orrore della guerra. Durante il suo percorso, ha conosciuto il pastore Camagna e ha ricevuto l’opportunità di ricostruire la sua vita, studiando italiano presso il Cpia L’Aquila. La sua determinazione e la sua voglia di supportare gli altri lo hanno portato a partecipare attivamente alle missioni umanitarie dell’associazione, anche in contesti di emergenza internazionale, come il terremoto che ha colpito Siria e Turchia.
Attualmente, il suo viaggio lo ha condotto nell’area di Valencia, dove sta affrontando una nuova sfida. Ha descritto l’ambiente devastato dall’alluvione, dove molte famiglie hanno perso tutto. Con grande impegno, Ilhor e i suoi compagni di volontariato stanno cercando di ripulire le case sommerse dal fango, utilizzando attrezzature per il drenaggio dell’acqua e resistere ai terribili odori di contaminazione.
La risposta alle necessità delle comunità colpite
Il lavoro di ‘Salvati per servire’ non si limita alla pura assistenza materiale, ma si estende alla preparazione e distribuzione di cibo per le persone sfollate. Ogni giorno, i volontari dell’associazione garantiscono pasti caldi a circa 1.100 persone attraverso una cucina mobile. Questo servizio non solo aiuta a nutrire quelle famiglie in difficoltà, ma cerca anche di risollevare gli animi e fornire un senso di normalità in un contesto di profonda crisi.
La comunità locale collabora attivamente con ‘Salvati per servire’, contribuendo a rendere più efficaci le operazioni. Tuttavia, la stanchezza si fa sentire tra i volontari, molti dei quali hanno avuto esperienze dolorose legate alla perdita di persone care o danni ingenti ai raccolti e al bestiame. Nonostante le difficoltà, l’impegno rimane alto, spinto dalla volontà di donare un aiuto concreto e significativo.
Come contribuire alla missione
Per chi desidera supportare l’iniziativa, è possibile trovare tutte le informazioni necessarie sul sito di ‘Salvati per servire’. Le modalità di donazione offrono diversi modi per contribuire, sia economicamente che attraverso la mobilitazione di risorse e conoscenze, permettendo a tutti di fare la propria parte per aiutare le comunità colpite dall’alluvione. L’aiuto è fondamentale e ogni piccolo gesto può fare la differenza in questa fase così critica per la Spagna.
Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina