Un nuovo progetto di ricerca sta per prendere il via in Abruzzo, con l’obiettivo di svelare i segreti della longevità. Il progetto, intitolato “CenTEnari”, nasce dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Teramo e l’Arpa Abruzzo, agenzia regionale per la protezione ambientale. Questo studio si inserisce nel programma multidisciplinare “Abruzzo regione del benessere”, che promuove la salute e il benessere attraverso un’analisi approfondita di fattori che influenzano la vita. “CenTEnari” si concentrerà in particolare sulle caratteristiche metaboliche, genetiche e nutrizionali dei centenari e nonagenari della regione, con l’intento di fornire indicazioni utili per migliorare la salute della popolazione.
Obiettivi della ricerca
Il progetto “CenTEnari” punta a esaminare vari aspetti legati alla longevità dei cittadini abruzzesi, focalizzandosi su diverse dimensioni della salute. Sotto la direzione del professor Mauro Serafini, esperto in Scienze Tecniche e Dietetiche Applicate all’Università di Teramo, un team multidisciplinare scaverà a fondo nel legame tra alimentazione, metabolismo e longevità. Questo approccio mira a identificare i fattori chiave che contribuiscono alla salute a lungo termine. La ricerca si propone non solo di evidenziare le peculiarità della dieta tradizionale abruzzese, ma anche di esaminare la pratica del ‘sdijuno’, un pasto nutriente di metà mattina che segue un digiuno notturno di 14-16 ore. Questa procedura prefigura i principi delle moderne diete basate sul digiuno intermittente.
La fase pilota e le metodologie di analisi
La fase iniziale della ricerca si concentrerà sulla provincia di Teramo, per poi adottare un approccio più ampio su tutto il territorio abruzzese. Gli studiosi hanno programmato di reclutare almeno 30 centenari, ai quali saranno effettuate analisi approfondite. Questi esami riguarderanno parametri nutrizionali, metabolici ed epigenetici. La misurazione degli indicatori della salute sarà effettuata in relazione a fattori come l’alimentazione e le modifiche chimiche del DNA, i quali influiscono sull’attività dei geni. I dati ottenuti dai centenari verranno confrontati con quelli di un gruppo di controllo formato da almeno 50 soggetti di età compresa tra i 30 e i 55 anni. Saranno raccolti anche campioni biologici, tra cui sangue, saliva, urine e feci, per creare una biobank utile nell’analisi dei biomarcatori della longevità. Questi biomarcatori, fondamentali per valutare lo stato di salute e i processi di invecchiamento cellulare, forniranno ulteriori spunti sulla salute degli anziani abruzzesi.
Il punto di vista delle istituzioni
Durante la presentazione ufficiale, il vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente, ha sottolineato il valore dell’Abruzzo come custode di un patrimonio incomparabile. Il territorio è caratterizzato da un’alta qualità ambientale e da eccellenze nel settore agroalimentare. Secondo Imprudente, la connessione tra ambiente, tradizioni e salute è forte e gratificante. “La qualità della nostra enogastronomia è legata alla tutela del territorio e alla capacità di bilanciare nutrizione e benessere”, ha dichiarato. Questo progetto non solo intende valorizzare i centenari della regione, ma anche promuovere un modello di vita sana e sostenibile, in modo che altre generazioni possano beneficiare di tali insegnamenti.
Con “CenTEnari”, l’Abruzzo si prepara a diventare un punto di riferimento nella ricerca sulla longevità, condividendo con il mondo il proprio patrimonio di conoscenze e pratiche legate a uno stile di vita salutare e equilibrato.