Da domani, 8 gennaio, avrà inizio il Giubileo dell’Ordinariato Militare per l’Italia, un evento significativo che porterà una riflessione sulla cultura della pace e l’importanza del perdono. La celebrazione di apertura si svolgerà al carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, e rappresenta un momento di grande importanza per le Forze Armate e di Polizia, nonché per i detenuti. In un messaggio dedicato a questa iniziativa, Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare, ha evidenziato come il perdono sia fondamentale nel processo di costruzione di una società più giusta e serena.
La celebrazione di apertura e il pellegrinaggio
Il Giubileo dell’Ordinariato non si limiterà a una semplice celebrazione religiosa; inizierà con un breve pellegrinaggio verso la cappella del Penitenziario Militare, dove i detenuti parteciperanno attivamente. L’evento prevede la processione della croce, un simbolo di speranza e redenzione, portato dagli stessi detenuti. Questo gesto non rappresenta soltanto una tradizione, ma un momento di raccolta spirituale e un’opportunità per riflettere sull’importanza del perdono e della riconciliazione.
Il percorso verso la cappella sarà caratterizzato da elementi di preghiera e meditazione, e si configura come un atto di inclusione e di contatto diretto con la comunità ecclesiastica e ai valori di solidarietà promossi dal Giubileo. Questo aspetto è fondamentale, poiché individui in situazioni di difficoltà come i detenuti possono trovare nel perdono e nella comprensione un nuovo inizio e una via verso la riabilitazione.
Messaggio dell’Ordinario Militare: il perdono come fondamento di pace
Mons. Marcianò, nel suo messaggio per l’occasione, ha ribadito con forza il concetto che il perdono non è solo un gesto di clemenza verso gli altri, ma inizia prima di tutto dal perdono di sé stessi. Questa riflessione è cruciale per le Forze Armate e di Polizia, che hanno come missione la difesa della vita umana e della giustizia. La capacità di perdonare rappresenta un cammino difficile ma necessario per chi vive quotidianamente situazioni di tensione e conflitto.
Il presule ha invitato tutti a considerare il Giubileo come un tempo speciale per una crescita nella comunione con Dio e nella fraternità . Sottolineando l’importanza di questo pellegrinaggio spirituale nella vita degli uomini e delle donne delle Forze Armate, ha esortato a vedere in questo momento un’opportunità di rinnovamento e riflessione profonda, affinché ciascuno possa trarre insegnamenti significativi da questa esperienza.
L’importanza di costruire una cultura della pace
L’evento del Giubileo non è solo un momento di celebrazione, ma un’occasione per porre l’accento sull’importanza di costruire una vera cultura della pace. Costruire ponti tra gli individui e riconoscere la dignità umana anche nei momenti più complessi è un compito che richiede impegno e dedizione. Vicende come quella del Giubileo possono far emergere consapevolezza sui temi della giustizia, della riconciliazione e della solidarietà , elementi chiave per affrontare le sfide contemporanee.
Molti dei principi attivi nel Giubileo, come l’accoglienza e la pace, sono intimamente legati all’essenza del servizio delle Forze Armate. Non è solo una questione di difesa, ma una vera vocazione a proteggere e onorare la vita umana in tutte le sue sfaccettature. La celebrazione di eventi come questi serve a ricollegare la missione di chi lavora per la sicurezza del Paese a valori universali che riguardano tutti.
Il Giubileo dell’Ordinariato Militare si presenta, quindi, come un momento di riflessione e crescita per tutti i partecipanti, dal personale militare ai detenuti, ed offre un’importante opportunità per affermare il valore della pace e del perdono in una società in continua evoluzione.
Ultimo aggiornamento il 7 Gennaio 2025 da Armando Proietti