La valorizzazione della struttura di accoglienza per minori situata in Via dei Colombi 190 a Roma rappresenta un’importante iniziativa a vantaggio della comunità, con l’intento di creare un luogo di incontro e dialogo con il territorio circostante. Questa proposta, avviata e finanziata da Roma Capitale, prevede un percorso di condivisione con i cittadini, includendo una serie di attività e laboratori aperti a tutti.
Attività e laboratori per la comunità
Il progetto di welfare di comunità prevede, come prima fase, un insieme di attività e laboratori fruiti dalla partecipazione diretta delle cooperative. Tra queste, il Programma Integra, Il Cammino, Famiglie Anziani Infanzia F.A.I., Parsec e Spes contra Spem si stanno preparando a organizzare eventi ed incontri per coinvolgere i residenti e le famiglie del quartiere. L’iniziativa si avvale anche del supporto attivo del Municipio VI e di altre realtà locali, a testimonianza di un forte spirito collaborativo.
L’Assessora alle Politiche Sociali, Barbara Funari, ha messo in risalto l’importanza di rafforzare l’esperienza condivisa con le cooperative che gestiscono i Centri di Pronta Accoglienza e i Gruppi Appartamento. L’obiettivo è potenziare un modello di gestione che non solo soddisfi le esigenze del quartiere, ma crei anche una comunità coesa e attiva nella definizione dei propri bisogni. Le attività si concentreranno su diverse tematiche, coinvolgendo i cittadini e permettendo loro di co-progettare il futuro della struttura e del quartiere.
Mappatura dei bisogni e opportunità per il quartiere
Un aspetto centrale del progetto è la mappatura dei bisogni, definita come l’anima della coprogettazione dal Direttore dell’Unità Operativa Protezione Persone Minori, Stefania Milone. Questo approccio mira a comprendere e analizzare le esigenze specifiche del territorio, con l’intento di garantire che ogni attività proposta risponda effettivamente alle necessità reali della comunità.
Secondo le parole di Milone, il coinvolgimento attivo dei cittadini è fondamentale per trasformare Via dei Colombi da un luogo associato a problematiche sociali in una risorsa per l’intera comunità. Questa impostazione apre la porta a nuove opportunità e collaborazioni, facendo leva su esperienze positive condivise e sul potenziale di partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati.
Valorizzazione del capitale sociale del quartiere
Maurizio Fiasco, sociologo esperto, ha delineato il quadro della coprogettazione, sottolineando l’importanza di comprendere il capitale sociale del quartiere di Torre Maura e della sua periferia. La valorizzazione dell’abitare passa attraverso una progettualità che tiene in considerazione le esperienze e le percezioni dei residenti. È essenziale chiedere alla popolazione cosa rappresenti il proprio territorio e come desidererebbero contribuire alla costruzione di relazioni locali più solide.
Fiasco ha rivolto l’attenzione sull’importanza di scoprire e mettere in luce le “risorse nascoste” all’interno della comunità. Ogni periferia racchiude potenzialità e opportunità che meritano di essere esplorate e valorizzate. Il lavoro di coprogettazione punta a instaurare spazi di comunicazione e empatia, facilitando interazioni positive tra tutte le parti coinvolte.
La rete di collaborazione
L’iniziativa si avvale della partecipazione di una rete variegata di aderenti, tra cui ASLRM2, Università di Tor Vergata e molte altre associazioni culturali e sociali. Questa rete rappresenta un importante supporto per il successo delle attività, contribuendo a un approccio multidisciplinare e condiviso. I numerosi soggetti coinvolti, dal Teatro dell’Opera di Roma fino a Save the Children Italia ETS, arricchiscono il progetto e amplificano le opportunità di confronto e apprendimento reciproco.
La coprogettazione per il Welfare di Comunità a Via dei Colombi si appresta a diventare un esempio emblema di come le comunità locali possano unirsi per creare valore e sostegno reciproco, in un contesto che stimola la partecipazione e il benessere collettivo. Questo approccio non solo favorisce l’inclusione sociale, ma rappresenta un passaggio fondamentale verso un futuro in cui i cittadini si sentano parte attiva della loro comunità.
Ultimo aggiornamento il 30 Novembre 2024 da Laura Rossi