Al via la decima edizione del Jazz italiano per le terre del sisma: un evento tra musica e cultura ad Aquila

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Al via la decima edizione del Jazz italiano per le terre del sisma: un evento tra musica e cultura ad Aquila - Gaeta.it

L'Aquila è tornata a celebrare il jazz con un evento significativo che segna il decimo anniversario del Jazz italiano per le terre del sisma. Sotto il tema "Abitare il suono", questa edizione si propone come un'affascinante esplorazione musicale che si ispira alla vita quotidiana e alla bellezza della natura. La manifestazione si svolge nel cuore del capoluogo abruzzese, coinvolgendo un vasto numero di artisti e offrendo un programma ricco di concerti, esposizioni e altre forme di espressione culturale.

Il concerto di apertura: un viaggio musicale tra emozione e improvvisazione

Rita Marcotulli e il piano solo

Ad aprire la due giorni di festività musicali è stato il concerto di Rita Marcotulli, un pianista di fama internazionale. La sua performance ha attraversato vari stili e generi, proponendo brani originali che si mescolano a momenti di improvvisazione ispirati dalle emozioni del momento. La scelta di un piano solo non solo ha messo in risalto il talento dell'artista, ma ha anche creato un’atmosfera intima e coinvolgente, permettendo al pubblico di immergersi nelle sfumature sonore create dalle sue mani. La serata ha segnato l'inizio di un programma denso di eventi musicali.

Location e format del festival

Il festival si sta svolgendo in quindici postazioni collocate strategicamente nel centro storico de L'Aquila, trasformando le strade, le piazze e i cortili della città in palcoscenici per artisti di ogni tipo. Per quanto riguarda le performance, il festival offre un totale di 60 concerti, coinvolgendo circa 300 musicisti, di cui molti provengono da diverse parti d'Italia e anche dall'estero. Le location scelte, come il Conservatorio "Alfredo Casella", il Palazzo Cipolloni Cannella e vari musei, creano un contesto suggestivo e storico, che arricchisce ulteriormente l'esperienza del pubblico.

Gli eventi speciali: celebrazioni e collaborazioni

Un programma variegato

Dopo il concerto di apertura, il festival è entrato nel vivo con una serie di esibizioni che si sono susseguite nel pomeriggio e nella serata. Ogni location ha ospitato artisti e musicisti, rendendo omaggio alla ricchezza e alla versatilità del jazz italiano. I visitatori hanno potuto godere di performance che spaziano dal jazz tradizionale all'avanguardia, creando un ambiente dinamico e vibrante. Particolare attenzione è stata riservata alla Scalinata di San Bernardino, dove si svolgerà una produzione speciale intitolata "Dieci anni!!! Il Jazz italiano per le terre del sisma".

Collaborazioni artistiche

La serata di venerdì vedrà la partecipazione di nomi di spicco della scena jazz italiana, come Francesco Cafiso, Eleonora Strino e Nico Gori, che si esibiranno insieme agli artisti de I Solisti Aquilani e al Conservatorio Casella. Saranno presentate anche opere particolarmente significative, come "Salvation 2332 - l'Ultimo Canto", curata da Albert Hera e Michele Degan, che ha visto la partecipazione della Corale L'Aquila. Questa parte del festival mette in evidenza l'importanza della collaborazione tra diverse realtà artistiche e musicali.

Riconoscimenti e premi: omaggi al talento

Premi speciali e distinzioni

Oltre alla musica, la manifestazione ha previsto l'assegnazione di premi a diversi artisti e contributori che si sono distinti nel panorama jazzistico. Tra i riconoscimenti, il premio 'Carriera' è andato a Gianluigi Trovesi, un pioniere del jazz italiano. Il premio 'Giovani visionari' è stato conferito a Ava Alami, mentre 'Nuove direzioni' ha visto premiati Roberto Tubaro, Stefan Festini Cucco e Max Von Pretz. Anche il 'Riconoscimento alla memoria' è stato attribuito a Franco Caroni, una figura importante per la scena musicale locale. Inoltre, premi per iniziative legate al jazz, come 'Gender Equality', sono stati assegnati a eventi come il Termoli Jazz Festival.

Direttori artistici e gestione del festival

A coordinare le attività di questa edizione si trova un team di tre direttori artistici: Francesco Diodati, Gabriele Mitelli e Ugo Viola. Grazie alla loro esperienza e visione, il festival ha saputo attrarre un'ampia audience e ha funzionalità per valorizzare artisti emergenti e nomi affermati nel panorama jazzistico. Con un programma ben strutturato e eventi che vivificano il centro storico, il Jazz italiano per le terre del sisma si impone come un importante punto di riferimento culturale ed artistico per L'Aquila e per l'intero paese.

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