Venerdì prossimo, il Teatro della Tosse darà il via all’undicesima edizione del festival “Resistere e Creare” , un evento che si propone di abbattere le barriere delle categorizzazioni artistiche tradizionali nelle arti performative. Con un programma triennale, il festival sarà un palcoscenico in cui si intrecciano danza, circo, teatro, musica, arti visive e innovazione tecnologica. Gli organizzatori hanno presentato il progetto durante una conferenza stampa, illustrando la direzione artistica curata da Marina Petrillo e la partecipazione delle assessore alla cultura, Simona Ferro e Lorenza Rosso.
Direzione artistica e tematiche del triennio
Marina Petrillo, storica collaboratrice del Teatro della Tosse e della Fondazione Luzzati, ha assunto la direzione artistica del nuovo triennio. Il comitato che la affianca è interamente composto da donne, un elemento che aggiunge valore all’impostazione inclusiva del festival. Gli organizzatori hanno scelto tre parole chiave per guidare il programma: Forme , Spazio e Tempo . Questi concetti saranno fondamentali per la costruzione di un dialogo tra artisti affermati e talenti emergenti, sia italiani che internazionali. Petrillo, parlando della sua visione, ha commentato l’importanza di esplorare le “Forme” come struttura portante della realtà e della percezione, sottolineando il ruolo della scienza e dell’arte in questo processo.
La programmazione del 2025: arte e dialogo
La programmazione per l’anno 2025 si preannuncia ricca e variegata, offrendo spettacoli non solo sui palcoscenici tradizionali ma anche in spazi alternativi. Il festival metterà in risalto momenti di dialogo, laboratori e residenze artistiche, con l’obiettivo di stimolare la partecipazione attiva del pubblico. La serata inaugurale, fissata per venerdì, vedrà il debutto di “Lobo Zena“, un festival internazionale a cura del collettivo Poetic Punkers.
Spettacoli internazionali in prima nazionale
Uno degli aspetti più interessanti della programmazione è l’arrivo di spettacoli internazionali in prima nazionale. Il 5 aprile, ci sarà “A deal with instinct“, che segna il ritorno della Carolyn Carlson Company con il progetto “Islands“, composto da diverse composizioni coreografiche. L’11 aprile, Piet Van Dycke presenta “Glorious Bodies“, uno spettacolo che esplora i confini tra circo classico e contemporaneo. Il 17 maggio toccherà a “Dance’n Speak Easy“, un mix di danza e burlesque, mentre il 5 dicembre, la compagnia tedesca Overhead Projects presenterà “Beasts and Bodies“.
Altre produzioni in prima regionale e compagnie emergenti
Il festival non trascurerà le produzioni di compagnie emergenti. Il 28 novembre arriverà a Genova “Beytna“, dalla compagnia Maqamat, guidata da Omar Rajeh, un pioniere della danza contemporanea. Seguendo, il 19 dicembre, si svolgerà “Les Nuits Barbares” del coreografo franco-algerino Hevré Koubi, mentre il 26 novembre, la performance iraniana “We came to dance” di Nasim Ahmadpour porterà sul palco una fusione di culture e linguaggi performativi.
Con un mix di grandi nomi e nuovi talenti, “Resistere e Creare” promette di essere un evento imperdibile che esplora il mondo affascinante delle arti performative, invitando il pubblico a riflettere e interagire con le diverse forme artistiche e le storie che esse raccontano.