Al via la stagione d'opera 2025 al Teatro Alighieri di Ravenna con il Giulio Cesare di Händel

Al via la stagione d’opera 2025 al Teatro Alighieri di Ravenna con il Giulio Cesare di Händel

Il Teatro Alighieri di Ravenna inaugura la stagione d’opera il 17 gennaio 2025 con “Giulio Cesare” di Händel, diretto da Ottavio Dantone e con regia di Chiara Muti.
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Al via la stagione d'opera 2025 al Teatro Alighieri di Ravenna con il Giulio Cesare di Händel - Gaeta.it

Il Teatro Alighieri di Ravenna è pronto ad accogliere la nuova stagione d’opera, che avrà inizio il 17 gennaio 2025 alle ore 20.30. Il primo titolo in programma è “Giulio Cesare” di Georg Friedrich Händel, in un allestimento che promette di stupire il pubblico. La direzione musicale di Ottavio Dantone, alla guida dell’Accademia Bizantina, e la regia di Chiara Muti sono i due elementi fondamentali di questa produzione. Lo spettacolo avrà una replica il 19 gennaio alle 15.30. Frutto di una collaborazione che unisce vari teatri italiani, l’opera sarà presentata anche a Modena, Piacenza, Reggio Emilia, Lucca e Bolzano nel corso delle prossime settimane.

Un allestimento d’eccezione

L’allestimento di “Giulio Cesare” si distingue per la sua ambientazione visivamente affascinante. Le scene, curate da Alessandro Camera, sono caratterizzate da un’atmosfera metafisica che richiama le sabbie e i metalli preziosi dell’Egitto. Il design scenico contribuisce a evocare l’enigmaticità dei faraoni e dei loro misteriosi volti. Questo contesto visivo arricchisce l’esperienza musicale e teatrale, e la scelta di tonalità dorate e scintillanti aggiunge un tocco di grandiosità.

Raffaele Pe interpreterà il ruolo iconico di Giulio Cesare, mentre Marie Lys vestirà i panni di Cleopatra. La distribuzione dei ruoli prosegue con Delphine Galou, che sarà Cornelia, la moglie di Pompeo, e Filippo Mineccia nel ruolo di Tolomeo, fratello e rivale di Cleopatra nella lotta per il trono d’Egitto. La scelta dei cantanti è stata attentamente pensata per garantire che ogni personaggio possa trasmettere la complessità delle proprie emozioni e situazioni, rendendo così l’opera non solo un capolavoro musicale, ma anche un’intensa esperienza drammatica.

La visione di Ottavio Dantone

Il direttore d’orchestra Ottavio Dantone ha espresso la sua soddisfazione riguardo a questa nuova produzione, sottolineando l’importanza di “Giulio Cesare” come opera che unisce storia e mito. Dantone commenta che l’opera è un perfetto equilibrio tra musica e teatro, dove l’espressione musicale accompagna il racconto drammatico in ogni suo momento. La varietà orchestrale, che include strumenti come arpa, tiorba, viola da gamba, oboi, flauto e corno, arricchisce le sonorità dell’opera e rende omaggio alla ricchezza del mondo musicale barocco.

Un’opera simbolo di giustizia e virtù

Chiara Muti, regista della produzione, ha approfondito l’aspetto del personaggio di Giulio Cesare, descrivendolo come un simbolo di giustizia e temperanza. Per Muti, Cesare non ha caratteristiche ambivalenti; al contrario, viene presentato come un eroe che incarna le virtù del monarca illuminato di quel tempo, Giorgio I. L’opera, che fu presentata per la prima volta al King’s Theatre di Londra il 20 febbraio 1724, gioca un ruolo cruciale non solo nella storia del teatro musicale, ma anche nella rappresentazione dei valori dell’epoca.

Con il tradizionale e intramontabile “Giulio Cesare“, il Teatro Alighieri si prepara a offrire al pubblico non solo un’opera affascinante, ma anche una riflessione sulle dinamiche di potere, amore e ambizione. La stagione si annuncia sfolgorante, un’occasione per riscoprire un grande capolavoro della musica barocca.

Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina

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