La morte di Alba Gonzales, scultrice di riconosciuta fama internazionale, ha scosso il mondo dell’arte. Scomparsa a Roma all’età di 85 anni, la Gonzales è ricordata non solo per le sue opere magnifiche, ma anche per il contributo significativo che ha dato alla cultura del territorio di Fiumicino. Maggiormente conosciuta nel circuito artistico, ha racchiuso il suo amore per l’arte nel museo Pianeta Azzurro, situato all’interno della sua residenza di Fregene.
Vita e carriera di Alba Gonzales
Alba Gonzales non era soltanto una scultrice; le sue abilità artistiche si estendevano anche a danza e canto, istituzionalizzandola come una figura poliedrica nel panorama culturale. Nasce a Roma e sviluppa la sua carriera tra la capitale e l’Italia, guadagnandosi un posto d’onore nei cuori di molti. Durante la sua vita, ha realizzato opere che parlano di bellezza e autenticità, disegnando figure femminili che colpiscono per il loro realismo straordinario, come se potessero prendere vita.
Il suo museo, Pianeta Azzurro, non era solo una raccolta delle sue opere; rappresentava anche un laboratorio culturale vivo. Qui si sono tenute mostre, eventi e premi, tra cui il Premio Alba Gonzales, che ha dato visibilità a molti artisti emergenti. La Gonzales ha creato un’importante rete di connessioni artistiche che hanno rafforzato la comunità locale, portando con sé una ventata di innovazione e modernità.
Le opere iconiche a Fiumicino
Alba Gonzales ha lasciato un’impronta indelebile a Fiumicino con tre opere monumentali, molto apprezzate dai residenti e dai turisti. Tra di esse spicca “Chira, centaura di Enea”, situata nella rotonda che si affaccia sul lungomare, alla fine di viale della Pineta. Quest’opera, inaugurata il 18 aprile 2015, è divenuta un punto di riferimento visivo e culturale per la comunità. La scultura ritrae una figura mitologica e rappresenta un connubio tra arte e natura, incorniciata da tramonti mozzafiato che attirano l’attenzione di appassionati e visitatori.
“Oggi ci lascia una grande artista, una grande amica del Comune di Fiumicino”, ha affermato Anna Maria Anselmi, ex vicesindaco, evidenziando il legame affettivo e professionale che univa la Gonzales e la comunità. Oltre a Chira, altre opere come “Il Pescatore di cieli” e “Il grande abbraccio” arricchiscono il paesaggio culturale della zona. Quest’ultima è una croce imponente, alta tre metri e larga due, situata davanti al cimitero di Santa Ninfa. Realizzata con un basamento di marmo dal Comune, questa scultura è un simbolo di amore e commemorazione.
Eredità e impatto culturale
Il contributo di Alba Gonzales non finisce con la sua morte. Le sue opere continueranno a parlare per lei, portando il messaggio di bellezza e umanità che ha instillato nelle sue creazioni. Artista di riferimento non solo a livello locale, ma anche internazionale, la sua notorietà si estende oltre i confini nazionali, in un continuo dialogo artistico globale.
La scultrice lascia un vuoto incolmabile ma, al contempo, un’eredità che vivrà attraverso le sue opere. Fiumicino ha da sempre abbracciato la Gonzales e ora porterà avanti la sua memoria, testimoniando l’impatto che l’artista ha avuto nella cultura e nella comunità. Il suo museo e le sue sculture saranno per sempre un faro di ispirazione per future generazioni di artisti e per coloro che amano l’arte.