Il settore turistico albanese sta vivendo un periodo di forte espansione, con un incremento dell’attrattività per i visitatori stranieri. Tuttavia, questo successo si riflette anche in un’impennata dei prezzi che ha raggiunto fino al +90%. I dati sugli arrivi turistici e la spesa media segnalano un cambiamento significativo rispetto al 2023, con una particolare attenzione rivolta ai flussi aerei e alle località costiere più battute.
Flusso turistico in aumento
Tra giugno e agosto, l’Aeroporto Internazionale di Tirana ha registrato un afflusso di circa 3,5 milioni di passeggeri, segnando un incremento impressionante del 45,8% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Un dato significativo proviene soprattutto dal traffico aereo dall’Italia, che da solo rappresenta circa 1,35 milioni di passeggeri, in crescita del 47%. Questi arrivi sono indicativi di un interesse crescente per l’Albania come meta turistica. Piervittorio Farabbi, Chief Operating Officer dello scalo albanese, prevede di chiudere l’anno con un totale di 10,5 milioni di passeggeri, già in netto aumento rispetto ai numeri del 2023.
In aggiunta ai voli, anche i viaggi via mare contribuiscono a bollettini positivi, sebbene i numeri siano leggermente inferiori a quelli dell’anno precedente. Questi dati pongono l’Albania fra le mete emergenti più rilevanti del Mediterraneo, elevandola al rango di destinazione turistica di prima scelta per molti visitatori.
L’impatto dei rincari sui prezzi
Le località turistiche della costa albanese, in particolare Ksamil, Sarande, Valona, Himara e Dhërmi, hanno visto una forte impennata dei prezzi. I costi per affitti, ristorazione e servizi sono aumentati notevolmente, creando disagi anche per la popolazione locale, costretta a pagare somme mai viste per beni e servizi essenziali. L’adeguamento dei prezzi ha generato frustrazione tra i cittadini, con ripercussioni sulla loro esperienza turistica personale e sul mercato locale.
Il premier Edi Rama ha commentato la situazione, affermando che l’aumento dei costi nel sud del paese è “assurdo” e rappresenta una forma di “suicidio” commerciale, con potenziali ricadute negative non solo per l’estate attuale, ma anche per le future stagioni turistiche. Rama ha messo in guardia le autorità locali, sottolineando l’importanza della sostenibilità economica per evitare di compromettere il successo turistico e la reputazione internazionale dell’Albania.
Prospettive future per il turismo albanese
Le previsioni per la stagione turistica dell’Albania sono ottimistiche, ma con sfide evidenti legate all’inflazione dei prezzi. Se da un lato l’aumento del flusso turistico rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo del paese, dall’altro il governo e le imprese locali dovranno affrontare il tema della sostenibilità dei costi, garantendo un equilibrio fra attrattiva turistica e accessibilità economica per i visitatori e i residenti.
La trasformazione che sta attraversando il settore potrebbe servire da base per una ristrutturazione economica che metta al centro la qualità dell’offerta turistica, promuovendo al contempo servizi competitivi e sostenibili. Con l’auspicio di evitare un surriscaldamento dei costi, l’Albania si propone di consolidare la propria posizione nel panorama turistico mediterraneo per i prossimi anni.
Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2024 da Marco Mintillo