Alberto Fiorin e Dino Facchinetti: 10.300 chilometri in bicicletta per celebrare Marco Polo

Alberto Fiorin e Dino Facchinetti: 10.300 chilometri in bicicletta per celebrare Marco Polo

Alberto Fiorin e Dino Facchine Alberto Fiorin e Dino Facchine
Alberto Fiorin e Dino Facchinetti: 10.300 chilometri in bicicletta per celebrare Marco Polo - Gaeta.it

Due ciclisti, Alberto Fiorin e Dino Facchinetti, hanno completato un incredibile viaggio da Venezia a Pechino, percorrendo 10.300 chilometri in bicicletta. Partiti lo scorso 25 aprile, hanno impiegato 100 giorni per arrivare nella capitale cinese. Questa straordinaria impresa non è solo una questione di resistenza fisica, ma anche un tributo al noto esploratore veneziano Marco Polo, in occasione del 700° anniversario della sua morte.

La spedizione ‘Marco Polo’

Un viaggio simbolico

La spedizione ‘Marco Polo’ non è stata solo un’avventura, ma un viaggio simbolico che ha unito due città storiche e un significato culturale profondo. Fiorin e Facchinetti, rispettivamente di 64 e 67 anni, hanno voluto rendere omaggio a un grande viaggiatore che ha ispirato generazioni. Partiti da Venezia, la loro rotta li ha portati attraverso tredici paesi, permettendo loro di vivere diverse culture e tradizioni.

Un’impresa resa possibile da una pianificazione meticolosa

La pianificazione del viaggio ha richiesto mesi di preparazione. I ciclisti hanno studiato itinerari e condizioni climatiche, organizzando soste nei punti strategici per recuperare energie. Percorrendo una media di circa 125 chilometri al giorno, hanno dovuto affrontare sfide diverse, dalle strade in pessime condizioni agli imprevisti legati al clima. La determinazione e la preparazione hanno giocato un ruolo cruciale nel completare questa impresa.

L’arrivo a Pechino

Accoglienza calorosa davanti al Ponte di Marco Polo

Il loro arrivo a Pechino è stato caratterizzato da un’accoglienza calorosa. I ciclisti si sono presentati davanti a una folla di curiosi eager di ascoltare le loro storie. La scelta di incontrare la stampa proprio davanti al Ponte di Marco Polo, un importante simbolo della città, ha aggiunto un ulteriore tocco di significato all’evento. La storia di Marco Polo continua a vivere attraverso iniziative come questa, che rafforzano il legame tra passato e presente.

Incontro con l’ambasciatore

Il giorno successivo all’arrivo, Fiorin e Facchinetti saranno ricevuti dall’ambasciatore italiano a Pechino, Massimo Ambrosetti. Questo incontro avverrà nella residenza dell’ambasciatore, dove i due ciclisti saranno accolti anche dai rappresentanti della Municipalità di Pechino. Questo riconoscimento istituzionale testimonia l’importanza culturale della loro impresa, non solo sul piano sportivo ma anche come rappresentazione delle relazioni tra Italia e Cina.

L’importanza di un’impresa ecologica

Un messaggio di sostenibilità

Oltre a celebrare il grande esploratore, il viaggio di Fiorin e Facchinetti trasmette un messaggio di sostenibilità. Percorrere lunghi tragitti in bicicletta, piuttosto che utilizzare mezzi di trasporto inquinanti, evidenzia l’importanza di scelte ecologiche nella mobilità. Questo approccio contribuisce a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della tutela ambientale, un tema di crescente rilevanza nel nostro mondo moderno.

La promozione del turismo responsabile

Il viaggio di questi ciclisti promuove anche l’idea di un turismo responsabile, incoraggiando l’esplorazione lenta e a contatto diretto con le culture locali. Sperimentare diversi ambienti e interagire con le popolazioni autoctone arricchisce l’esperienza di viaggio, portando a una maggiore comprensione reciproca tra diverse culture. Fiorin e Facchinetti dimostrano che viaggiare può essere un modo per promuovere la pace e il dialogo interculturale, proprio come faceva Marco Polo seicento anni fa.

L’impresa di Fiorin e Facchinetti rappresenta un significativo esempio di cultura, sport e unione tra popoli, dimostrando che gli ideali di esplorazione e avventura sono ancora vivi oggi.

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