Alberto Stasi, condannato a sedici anni di carcere per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, ha visto il suo percorso giudiziario fare un nuovo passo. Il tribunale di sorveglianza di Milano ha preso in considerazione la richiesta di semilibertà presentata dall’imputato. Tuttavia, l’approvazione è stata con riserve, un dettaglio che lascia aperte diverse possibilità per il futuro di Stasi.
L’udienza e la posizione del tribunale
L’udienza, tenutasi a Milano, ha visto la partecipazione dell’avvocato Glauco Gasperini, che ha sostituito il legale abituale di Stasi, Giada Bocellari. Durante l’incontro, che è durato circa un’ora, Gasperini ha riferito che il tribunale ha dato un parere parzialmente positivo, ma si è riservato la decisione finale. Questa prassi lascia intendere che l’esito dipenderà da ulteriori valutazioni nel corso della camera di consiglio, i cui risultati sono attesi nei prossimi giorni.
Il legale ha rimarcato come la decisione consista in un iter complesso, in cui il tribunale tiene conto di vari fattori, compresi i progressi del detenuto nel corso della pena. Stasi, infatti, è stato condannato nel 2010 per il delitto avvenuto il 13 agosto del 2007, un episodio che aveva suscitato grande attenzione mediatica e un forte impatto emotivo sulla comunità.
Procedura legale in corso
Oltre alla questione della semilibertà, Alberto Stasi è coinvolto anche in un’altra procedura legale relativa a una perizia genetica. Il suo legale ha fatto riferimento al conferimento di un incarico per esaminare una traccia di DNA rinvenuta sulle unghie di Chiara Poggi, che potrebbe essere compatibile con il patrimonio genetico di Andrea Sempio. Quest’ultimo potrebbe avere un ruolo significativo nello sviluppo delle indagini attorno al caso.
Gasperini ha preferito non entrare nei dettagli riguardanti questa nuova fase legale, sottolineando che si tratta di aspetto differente rispetto al procedimento di semilibertà discusso. Questo svilupperà un’ulteriore dimensione al caso, dal momento che il DNA trovato potrebbe avere implicazioni notevoli sul giudizio pubblico e legale sull’omicidio.
La situazione attuale di Stasi
Alberto Stasi non era presente all’udienza, scelta dettata da una questione di rispetto della camera di consiglio, che si occupa di procedimenti riservati. La sua assenza è stata oggetto di commento da parte dell’avvocato, il quale ha voluto chiarire che si tratta di una prassi consolidata. Le aspettative riguardo alla semilibertà continuano a destare un certo interesse, non solo a livello legale, ma anche tra i media e il pubblico.
In sintesi, il percorso giuridico di Stasi continua a essere al centro dell’attenzione, con un quadro che si arricchisce di nuovi sviluppi e che nei prossimi giorni potrebbe cambiare ulteriormente direzione in base alle decisioni del tribunale. Con la questione del DNA che si unisce a quella della semilibertà, il legale si prepara a fronteggiare un periodo intenso e ricco di sfide.